Il 10 dicembre 2015 si è svolta a Bruxelles la riunione di dialogo sociale settoriale europeo della Sanità. La riunione che vedeva 5 punti all’ordine del giorno ha visto un’ampia partecipazione sia della parte sindacale (EPSU) che di quella datoriale (HOSPEEM).
L’Italia era rappresentata dalla FP CGIL (Francesca De Rugeriis, Gianluca Mezzadri) e da Aran (Marta Branca).
E’ stata adottata, in seduta plenaria, la versione finale del rapporto sul reclutamento.
E’ stato presentato uno studio scientifico finanziato dalla Commissione per fare una fotografia, tra tutti i paesi membri, di quale formazione si richiede per la figura dell’assistente sanitario ( in Italia la figura dell’ OSS ) e valutare in prospettiva una formazione che unifichi le figure anche per bisogni di mobilità.
In tutti gli interventi, sia di parte sindacale che datoriale, sono emerse delle criticità su come si sta portando avanti questo studio e soprattutto sul mancato coinvolgimento di Epsu e dei sindacati nei rispettivi Paesi. Non è ben chiaro quale sia il vero obiettivo del progetto e il Comitato ha chiesto di essere coinvolto maggiormente sia nel percorso di analisi che poi nei passaggi futuri. Il relatore ha tenuto a precisare che si tratta di uno studio di fattibilità e che anche il sindacato sarà più coinvolto in futuro.
E’ stato presentato il report della conferenza di Parigi sui problemi muscoloscheletrici degli operatori della sanità. Nel gruppo direttivo del prossimo 3 marzo verranno prese decisioni su come utilizzare il progetto all’interno della Commissione.
E’ stato presentato uno studio fatto su Paesi Bassi, Regno Unito, Ungheria e Serbia che mette in risalto come la realtà sanitaria sia ancora molto diversa tra paesi occidentali e orientali. Obiettivo comune deve essere quello di fornire assistenza sanitaria a tutti e in tutti i Paesi. Anche il dialogo sociale va rafforzato e migliorato per arrivare a risultati minimi comuni a tutti i paesi membri. E’ necessario investire sulle condizioni di lavoro e sull’organizzazione del lavoro per alzare i livelli di qualità dei servizi.
Si è discusso del documento di formazione continua e sviluppo professionale per i lavoratori in sanità. Il tema della formazione continua in sanità è al centro delle discussioni poiché proprio nel settore della salute i cambiamenti sono continui e l’aggiornamento è determinante per la qualità delle prestazioni. Anche in tema di formazione e crescita professionale è stato sollevato il tema dell’invecchiamento dei lavoratori, comune a molti paesi e che va riconosciuto come valore e non solo come problema. E’ necessario riconoscere il valore dell’esperienza che va messa a disposizione delle nuove generazioni. Questo documento verrà tradotto nelle lingue ufficiali della commissione e nel gruppo di lavoro previsto per il prossimo 2 marzo 2016 si potranno fare tutti gli approfondimenti necessari.
La riunione è terminata alle ore 16 e il prossimo appuntamento per il dialogo sociale del settore è previsto per il 2 marzo 2016.
Francesca De Rugeriis – Gianluca Mezzadri
Roma, 18 dicembre