Ieri il tavolo nazionale
quasi all’unanimità ha raggiunto l’accordo per l’apertura del primo dell’anno.
Il protocollo di intesa, che vi alleghiamo, ricalca in gran parte precedenti
accordi di apertura straordinaria, con alcune significative novità in parte
dovute alla singolarità dell’evento: ricordiamo che l’apertura di Capodanno
proviene da una disposizione contenuta nel DM di rimodulazione degli orari
recentemente approvato dal Ministro, in base al quale, la coincidenza con
quella giornata con la prima domenica del mese ad ingresso gratuito ne
determina l’apertura al pubblico di musei e aree archeologiche. Nel progetto
non vengono coinvolte le Biblioteche e gli Archivi posti in siti monumentali per espressa scelta
dell’Amministrazione.
Le novità stanno
anzitutto nella riduzione dell’apertura ad un solo turno di otto ore,
orientativamente con orario 9.00 – 17.00 le aree archeologiche e 11.00 – 19.00
i musei. I lavoratori coinvolti sono tutti coloro per i quali è prevista la
prestazione in ordinario incidente
l’orario di effettuazione dell’apertura e naturalmente coloro che aderiranno al
progetto nella misura prevista dal protocollo di intesa, in tutto circa 4000
lavoratori potenzialmente interessati per un turno di sei ore ciascuno, secondo
le stime dell’amministrazione. Pertanto vi invitiamo alla massima attenzione
nella definizione dei progetti ai tavoli locali, avendo cura di raccogliere le
adesioni di tutti i lavoratori coinvolti. Conosciamo l’Amministrazione, le fantasiose interpretazioni che spesso i
dirigenti producono sui tavoli locali e la singolarità dell’evento non aiuta a
snellire le loro menti.
Le tariffe sono le
stesse del progetto del Primo Maggio scorso (170 euro la seconda area e 200 la
terza) e i fondi sono le economie del capitolo 1321 derivanti dal piano di
valorizzazione 2016, E’ salvaguardata l’opzione volontaria alla partecipazione.
Quindi il finanziamento non intacca il FUA: è prevista una integrazione solo
qualora la somma stanziata non dovesse essere sufficiente. Resta intonsa la somma derivante dalle
economie FUA 2015 (6,5 milioni di euro circa), somma utile, insieme alle
economie da quantificare sul FUA 2016, a finanziare i progetti locali.
Un accordo che noi
giudichiamo in modo positivo: la riduzione dell’orario di apertura consente di
ragionare su numeri inferiori salvaguardando chi non intende aderire e la
retribuzione è di gran lunga superiore a quella prevista dalla improvvida
Circolare della DG Musei ed è per tutti i lavoratori che presteranno servizio
in quel giorno. Per tale motivo
invitiamo le nostre strutture territoriali a garantirne la piena applicazione:
gli accordi soddisfacenti per i lavoratori a nostro avviso devono essere
onorati con senso di responsabilità e spirito di servizio verso i cittadini.
Claudio Meloni
FP CGIL NAZIONALE MIBACT