ISTITUZIONE
NUCLEI POL. PEN. E ORGANIZZAZIONE UEPE
I
RISULTATI DELLA RIUNIONE DEL 23 NOVEMBRE
Il giorno 23
novembre u.s. presso il DGMC alla presenza del Capo dipartimento Dott. Cascini
e del Direttore generale dell’esecuzione penale esterna Dott.ssa Castellano, si
è svolto l’incontro con le OO SS per confrontarsi, come da noi richiesto, sui
DM riguardanti l’istituzione dei nuclei di Polizia penitenziaria presso gli
UEPE e la organizzazione degli uffici distrettuali ed interdistrettuali di
esecuzione penale esterna.
Il primo
argomento oggetto del confronto è stato il DM riguardante l’istituzione dei
nuclei di polizia penitenziaria presso gli UEPE. Nel merito abbiamo espresso
forte perplessità con riferimento alla evidente non chiarezza dei compiti che
questo personale dovrebbe svolgere nell’ambito dell’esecuzione penale esterna.
Abbiamo rappresentato infatti che l’art. 2 del decreto in questione, che
disciplina la materia dei compiti, ha un contenuto estremamente generico e,
quindi, ambiguo. Abbiamo ribadito a tal proposito, così come già rappresentato
in altre sedi, che tale approssimazione rischia di cagionare negli uffici forti
criticità non solo da un punto di vista operativo-professionale ma anche dal
punto di vista dei rapporti funzionali, di ruolo e gerarchici che rischiano di
sovrapporsi e/o sostituirsi.
Abbiamo
ribadito che il ruolo e la funzione della professionalità di servizio sociale
sono istituzionalmente preminenti nel settore dell’esecuzione penale esterna
pur nell’ottica, da noi condivisa, di interventi multidisciplinari e di
interazione multiprofessionale. Assodati tali presupposti, abbiamo ribadito che
va ben delineata e precisata anche l’attività del “controllo” demandata
dall’articolato al personale della polizia penitenziaria in servizio presso gli
UEPE. E’ evidente, pertanto, che qualora l’amministrazione non intenda apportare
al decreto in questione le modifiche richieste con soluzioni suffragate anche
dalla norma, la ricaduta di questa scelta potrebbe risultare dannosa per
l’organizzazione e la funzionalità degli UEPE.
Sono state
inoltre evidenziate forti perplessità in
ordine all’articolo 7 del decreto che prevede la costituzione di nuclei presso i centri per la giustizia minorile,
nuclei che, secondo quanto disposto dal comma 2, dovrebbero operare negli
uffici di servizio sociale per minorenni. Considerato che allo stato presso gli
USSM non opera personale di polizia penitenziaria appare evidente che
l’eventuale dotazione organica andrebbe sottratta a quella degli istituti
penali per minorenni, che già per la
mancanza di agenti non sono in grado di garantire ai detenuti le attività
trattamentali per l’intera giornata. Peraltro anche in questo caso non è stato
precisato il ruolo della polizia penitenziaria all’interno degli USSM che se
non ben definito potrebbe confliggere con l’impianto normativo penale previsto
per i minorenni.
Riguardo al
decreto di riorganizzazione degli uffici interdistrettuali e distrettuali, dopo
aver posto alcune considerazioni di carattere generale, nello specifico abbiamo
posto all’attenzione della parte pubblica, la problematica relativa a: istituzione
di sezioni distaccate presso tutti i tribunali circondariali, anche presso
quelli che sono presenti in città non capoluogo di provincia; individuazione
dei criteri per la nomina dei responsabili degli uffici locali (art.13);
transito negli UEPE anche del personale dei PRAP assegnati o distaccati presso
l’ufficio di esecuzione penale esterna
(con
riferimento a tale questione abbiamo rivendicato per tale personale la
possibilità di scegliere di transitare negli UEPE ovvero di rimane in forza
all’amministrazione penitenziaria secondo quanto convenuto nell’accordo del 2
febbraio 2016 e nell’intesa aggiuntiva del 17 febbraio 2016); transito negli
UEPE di tutti coloro che sono risultati vincitori della procedura di interpello
straordinario; mantenimento della posizione di distacco, fino alla
stabilizzazione, per il personale transitato al DGMC ma tuttora assegnato alle
strutture penitenziarie; definizione della posizione giuridica ed economica dei
direttori reggenti UEPE.
Inoltre
abbiamo rappresentato perplessità riguardo l’impostazione del decreto che rende
l’organizzazione nel suo insieme
fortemente complessa e rigida.
Abbiamo
infine osservato che nessun passo è stato fatto per risolvere quelle criticità
che pur avevamo più volte denunciato a partire dalla gravissima endemica
carenza di organico e di risorse.
Il Capo
Dipartimento, preso atto della posizione del sindacato confederale, dopo aver
precisato che nella legge di stabilità 2017, nell’ambito della “missione
giustizia”, saranno stanziati fondi per il settore, ha ribadito la filosofia
della riforma e del cambiamento epocale della logica della esecuzione.
Il sindacato
confederale si è riservato di far pervenire ulteriori e più dettagliate
osservazioni scritte sull’argomento al fine di contribuire ad una migliore
organizzazione degli uffici ed ad una corretta disciplina dei rapporti tra
personale della polizia penitenziaria e del comparto ministeri negli UEPE e
nelle strutture minorili.
Roma, 29.11.2016
FPCGIL CISLFP UILPA
L.
Lamonica-G.Macigno E.
Marra D.
Amoroso