ANPAL
In data 15 novembre siamo stati convocati a seguito della richiesta delle OO.SS. di riapertura dei termini dell’interpello per l’individuazione di n. 28 unità di personale da trasferire all’ANPAL. Erano presenti per l’amministrazione il Segretario Generale, la D.G. Risorse umane, è comparsoper ANPAL, il D.G. per le Politiche Attive.Come ricorderete, infatti, nel precedente incontro del 7 novembre scorso la discussione si era in particolar modo concentrata sulle diverse modalità di reperimento di personale messe in atto dalle due Agenzie, proroga dei termini dell’interpello volontario per l’INL e attivazione delle procedurecoatte di trasferimento per l’ANPAL. Per quanto riguarda l’INL è stata accantonata l’ipotesi di ricorrere ad un nuovo interpello, mentre per l’ANPAL l’Amministrazione ci ha comunicato che non procederà alla riapertura dei termini e che, pertanto, detto personale sarà individuato utilizzando i criteri previsti nel DPCM 13/4/2016 e cioè in ordine di prevalenza:· maggiore esperienza professionale· maggiore permanenza nella struttura di appartenenza· maggiore età anagraficaLa procedura di mobilità, secondo quanto previsto dall’art. 3, comma 2 del citato DPCM, escluderà i soggetti ritenuti necessari per la funzionalità delle strutture di appartenenza utilizzando un criterio del tutto arbitrario e discrezionale che supera in concreto tutti gli altri.La delegazione di parte pubblica ha, inoltre, rappresentato che saranno esclusi dalle procedure di mobilità tutti coloro che usufruiscono della legge 104/92 ed i genitori con figli minori di anni 3.Non possiamo non rimarcare la nostra netta contrarietà all’atteggiamento che ha contraddistinto i rappresentanti del Governo e, di riflesso, di questa amministrazione, fin dalla fase di predisposizione dei provvedimenti che prevedevano la nascita delle due Agenzie.Abbiamo più volte rappresentato le nostre perplessità, suggerendo, nelle poche occasioni di confronto concesse, soluzioni per cercare di superare le numerose criticità seppur nei confini dettati dai provvedimenti legislativi.Quello che ci preoccupa di più è la sordità e la miopia di quanti pensano ancora di poter migliorare servizi per i cittadini senza ascoltare la voce di coloro che quotidianamente e con senso di responsabilità operano al servizio della collettività.La circostanza che non si siano volute ricercare soluzioni alternative alla mobilità coatta del personale e che ci venga detto che l’amministrazione, chiamata a rivoluzionare le politiche del lavoro nel nostro Paese, abbia necessità di poche unità di personale per poter partire francamentenon ci convince.La “grande sensibilità” mostrata, poi, su un tema così delicato per i lavoratori è stata confermata dalla mancata partecipazione, salvo una brevissima e inutile comparsa da parte dell’attuale D.G.per le Politiche Attive, dei vertici dell’ANPAL.Se questa è l’attenzione verso il proprio personale, all’alba della nascita della nuova agenzia, possiamo solo immaginare quale sarà l’atteggiamento futuro di chi è chiamato a gestire le politiche attive del lavoro nel nostro paese.Alla luce di tutto ciò, tra le iniziative che intendiamo promuovere per la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici, convocheremo a breve un’assemblea del personale presso l’Amministrazione centrale, di cui vi daremo notizia nei prossimi giorni.
Roma, 18 novembre ’16
FP CGIL
Matteo Ariano
Giuseppe Palumbo
CISL FP
Paolo Bonomo
UILPA
Angelo Vignocchi