Comunicato stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl
Infanzia: Cgil Cisl Uil, ok apertura Madia, servono urgenti investimenti
Da assunzioni a sblocco del turn over, settore al collasso
Roma,
17 marzo
“Accogliamo positivamente l’apertura ad un confronto da
parte della ministra della Pa, Marianna Madia, a partire dalla mappatura
del personale a tempo determinato impegnato nel settore. I servizi
pubblici rivolti all’infanzia sono al collasso: sempre più a rischio
asili nido e scuole di infanzia pubblici mentre avanza la
privatizzazione senza garanzia alcuna sulla qualità dei servizi
offerti”. È quanto si legge in una nota di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl.
Il
settore, spiegano i sindacati, “soffre gravi carenze di organico, in
parte coperte dal ricorso spinto a forme di lavoro flessibili, insieme
ad un’età media del personale alta e alla quasi totale assenza di turn
over. Temiamo – proseguono i sindacati – che per rispettare la sentenza
della Corte di giustizia europa, la quale prevede di non superare i 36
mesi di precariato, si scelga la strada del licenziamento in tronco di
lavoratrici e lavoratori impegnati nel settore da anni. Tutto questo non
potrà che compromettere l’apertura di scuole ed asili a settembre”.
In
generale, secondo Cgil Cisl e Uil, “il confronto con la ministra Madia
servirà anche ad accendere un faro, a fronte dell’obiettivo che il
governo si è posto sull’integrazione del percorso educativo 0 – 6 anni,
sullo scarso, se non pressoché nullo, investimento pubblico nel settore
scolastico-educativo. Un settore – aggiungono -, piegato dai tagli della
Spending review che stanno mettendo a dura prova la tenuta dei servizi
offerti dalle scuole di infanzia e dagli asili nido, colpendo le
condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti”. Secondo le tre
sigle sindacali “il tema è ampiamente sottovalutato benché riguardi il
futuro stesso del paese. Per questo alla ministra Madia sottolineeremo
l’urgenza di urgenti investimenti nel settore, a partire dallo sblocco
delle assunzioni e del turn over, nel rispetto dei lavoratori e per
garantire migliori servizi pubblici ai cittadini, per quello che deve
essere un diritto garantito”.