Sicurezza: Comunicato sulla riunione al DAP sul D.M. di istituzione dei nuclei di Polizia Penitenziaria negli UEPE

26 Ottobre 2016

Comunicato

Riunione al
DAP sul D.M. di istituzione dei Nuclei di Polizia Penitenziaria presso gli
uffici di esecuzione penale esterna.

 

In data odierna
si è svolta al DAP la riunione per discutere della bozza di decreto
ministeriale di istituzione dei Nuclei di Polizia Penitenziaria presso gli
uffici per l’Esecuzione Penale Esterna elaborata dalla parte pubblica.

Nel suo
intervento la FP CGIL è partita dall’analisi della situazione attuale,
precisando che la stessa desta forte preoccupazione nella parte sindacale. La
realtà ci dice che il personale di Polizia Penitenziaria è presente da anni
negli uffici per l’esecuzione penale esterna. La cosa grave è che non sono
stati mai definiti i compiti che il suddetto personale deve espletare, non è
stata precisata la sua dotazione organica, vi è stato assegnato con
provvedimenti non previsti dalla normativa contrattuale e non ha potuto fruire
di alcuna formazione.
Una situazione inaccettabile. Per questo motivo dal
decreto ministeriale in discussione la FP CGIL si aspettava che tutte le lacune
precedentemente elencate fossero colmate e che finalmente si capisse quale
fosse il compito del Poliziotto Penitenziario nell’esecuzione penale esterna.
Purtroppo, però, leggendo la bozza di decreto presentata la definizione di tali
compiti è rinviata ad un futuro provvedimento del Capo del Dipartimento per la
giustizia minorile e di comunità e ciò che era stato chiesto dalla FP CGIL,
ossia che la Polizia Penitenziaria si dovesse occupare dei controlli di polizia
delle persone ammesse alle misure alternative, non è ben definito nell’articolo
2 dell’elaborato. Non essendo definiti i compiti, di conseguenza, è impossibile
capire anche quale sia la dotazione organica necessaria. Per questo abbiamo
chiesto di modificare il decreto e discutere in un secondo momento di dotazioni
organiche, interpelli per la mobilità, a cui a nostro parere dovrà partecipare
tutto il personale di Polizia Penitenziaria, compreso quello

già distaccato
negli uffici per l’esecuzione penale esterna, e della formazione.

Purtroppo, la
risposta della parte pubblica non ha chiarito i nostri dubbi, ma ha contribuito
a rendere ancora più confusa la situazione.
Il Capo del DGMC ha spiegato che
per poter affidare alla Polizia Penitenziaria il compito di effettuare
controlli di polizia sulle persone ammesse a fruire di misure alternative alla
detenzione servirebbero 5000 unità, di cui l’amministrazione non dispone. Per
questo motivo si è deciso che la Polizia Penitenziaria non si occupi di
controlli di polizia giudiziaria, ma di controlli sulla correttezza
dell’esecuzione penale. 

Una definizione
vaga ed inaccettabile per la FP CGIL, che non risolve i problemi che fino ad
oggi ci sono stati circa il ruolo della Polizia Penitenziaria negli UEPE, ma
rischia di creare ancora maggior confusione. Per questo abbiamo chiesto di
modificare il testo del D.M. e di essere nuovamente convocati per raggiungere
un accordo condiviso, ma la parte pubblica ha assunto solo l’impegno di fare
tesoro delle osservazioni ascoltate e di sentire le organizzazioni sindacali
prima della definizione del provvedimento del Capo Dipartimento previsto
all’articolo 2.

V
i terremo
informati sui futuri sviluppi della vicenda.

 
Roma, 26 ottobre 2016 

FP CGIL Nazionale
Comparto Sicurezza
Massimiliano Prestini 

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