VVF: La rana dalla bocca larga

05 Ottobre 2016

La rana dalla bocca larga

 
 

05.10.2016 – Comunicato Nazionale – La rana dalla bocca larga

Lavoratrici
e lavoratori, compagne e compagni,

in
queste ultime ore sono circolati attraverso Social, Forum, siti e
mail fantasiosi proclami di talune organizzazioni sindacali che, alla
prova dei fatti, si sono rivelati soltanto fumo.

Siamo
abituati alla belle parole ed alle promesse del nostro Presidente del
Consiglio ed è per questo non ci siamo avventurati in affermazioni
di comodo, inutili e del tutto opportunistiche.

Il
lavoro che stiamo facendo come Fp Cgil VVF, lontano da logiche di
propaganda, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di lavoro
attraverso norme democratiche e risorse economiche adeguate, è sui
gruppi parlamentari e sui vertici politici. Un lavoro faticoso, visto
il momento di crisi, ma che, a nostro parere, dovrà portare un
risultato, difficile da quantificare, ma adeguato alle necessità
della categoria.

I
Vigili del Fuoco hanno ancora una volta dimostrato negli ultimi mesi,
se mai ce ne fosse stato il bisogno, che l’unica categoria di
lavoratrici e lavoratori capace di rispondere immediatamente e
capillarmente sul territorio, mettendo in campo professionalità e
competenza, è proprio il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

Per
questo pensiamo che sia arrivato il momento che il Governo la smetta
con le chiacchiere e passi ai fatti concreti, tangibili, immediati.

Per
passare ai fatti, però, è necessario fare bene i conti ma,
evidentemente, i conti ancora non tornano, a tal punto da non
ottenere il benestare dal Ministro Padoan (vedi il CdM di ieri) sullo
stanziamento straordinario di 100 milioni di euro per l’acquisto di
nuovi mezzi e i fatidici 30 milioni di euro per il fondo di
operatività o specialità o come si voglia esso chiamare. Tutto è
stato rinviato al CdM dell’11 ottobre; sarà vero?

Si
sta delineando di fatto il percorso unitario intrapreso nell’ottobre
del 2015 da Cgil Cisl e Uil, con l’unica pecca di qualcuno che, come
gli annunci nei social e nei siti o attraverso le mail, se ne vuole
prendere da solo il merito, in barba a quella unitarietà tanto
sbandierata quanto, a questo punto, probabilmente soltanto di comodo.

La
legge 252, i Decreti legislativi 217 e 139 sono stati partoriti
grazie all’apporto di altre organizzazioni, le condizioni di lavoro
sono peggiorate per responsabilità non di certo attribuibili alla Fp
Cgil VVF.

Il
declino del Corpo in termini di condizioni economiche e di lavoro,
passaggi di qualifica, progressioni di carriera, diritti singoli e
collettivi, portano il nome del Prefetto Morcone e di chi, allora, ha
sostenuto il suo progetto.

Oggi,
per mera opportunità politica, non è giusto riempirsi la bocca
sull’eventuale fondo da costituire e sui 30 milioni di euro da
destinarci. Le responsabilità pregresse rimangono e i responsabili
pure!

Va
chiarita una cosa!! Come diceva l’Imperatore Vespasiano, “pecunuia
non olet” (i soldi non puzzano) quindi ben vengano. Se ciò
avverrà, per quanto ci riguarda, bisognerà riavviare la fase
contrattuale e le risorse messe a disposizione dovranno essere
ridistribuite attraverso una contrattazione tra le parti applicando
gli articoli contrattuali già esistenti. La sagra delle indennità
accessorie a noi non è mai interessata e continua ad essere
indigesta soprattutto se si svendono le certezze legate al diritto ed
alla tutela.

La
CGIL è, da sempre, il sindacato che rivendica una struttura
salariale basata su risorse certe, fisse e continuative, che siano
pensionabili e che rientrino, a pieno titolo, nel trattamento di fine
rapporto e questi 30 milioni di euro, se arriveranno, dovranno essere
di tale natura.

Al
riguardo stiamo continuando, in sintonia con la Confederazione, a
percorrere la strada per ottenere il riconoscimento della previdenza
complementare e l’accesso ai fondi già in essere per gli altri
lavoratori seguiti, dopo tanto tempo, anche da altre OO.SS. che ne
hanno capito l’importanza.

Abbiamo
chiesto al Sottosegretario di farci conoscere l’articolato del nuovo
Decreto legislativo, che sostituirà 217 e 139, per poterne discutere
con i lavoratori affrontando l’argomento in termini generali e non
solo economici.

Ci
dispiacerebbe, infine, e non saremmo certo d’accordo, se, come già
successo per tutte la altre forze di polizia, riconoscimento
economico significa svendere gli ultimi diritti e tutele rimasti.

Questa
è la storia, quella vera, ed è per questo la Fp Cgil VVF negli
ultimi giorni ha pensato di dedicarsi ad altro, evitando slogan e
meriti, sollecitando l’Amministrazione su alcune delle problematiche
che realmente attanagliano e complicano non poco la vita alle
lavoratrici ed ai lavoratori del Corpo, vedi art. 28, salute e
sicurezza, criticità dell’emergenza sisma, formazione, nuove
assunzioni e proroga graduatorie, bando del prossimo concorso, ecc..

Per
questo siamo convinti che per
migliorare le condizioni di lavoro la strada è una, quella del #ContrattoSubito
e #rinnoviamoicontratti

Coordinatore
Nazionale

FP
CGIL VVF

Danilo
ZULIANI

 

 
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