Con i pagamenti degli arretrati e
l’adeguamento del tabellare degli stipendi si conclude con il corrente mese la
procedura che ha coinvolto 17.595 dipendenti dell’Agenzia delle Entrate.
Con riferimento al verbale d’intesa sottoscritto il 3 agosto 2015, abbiamo chiesto ai vertici
dell’Agenzia delle Entrate un urgente incontro al fine di completare l’accordo sulla
procedura di sviluppo economico anno 2016, tenendo conto degli esiti della
procedura di sviluppo economico anno 2015.
Con
l’occasione abbiamo denunciato, e continueremo a farlo, tutti gli elementi
negativi e critici emersi nel corso della procedura recentemente conclusa, che
ha visto, a nostro giudizio, l’Amministrazione affrontare con “superficialità” un problema delicato come la valutazione
della professionalità dei lavoratori. Ricordiamo che in violazione dell’accordo
sottoscritto è stato utilizzato, per valutare il merito, il coefficiente zero,
non previsto nell’accordo, coefficiente attribuito in maniera scriteriata ad un cospicuo numero di lavoratori di provata
e misurabile alta professionalità.
Riteniamo
che l’Amministrazione debba spiegare come sia possibile che in strutture
operative, con obiettivi assegnati e
certificati dal MEF, ci sia stato un
numero rilevante di lavoratori esclusi dalla valutazione dell’esperienza di
servizio e un numero altrettanto importante di lavoratori con valutazioni
positive minime (coefficiente 1,05). Queste
valutazioni hanno determinato tra i
lavoratori rabbia e delusione nei
confronti di un’Amministrazione più orientata a punire e a mortificare che a valorizzare i propri dipendenti, impegnati quotidianamente nel complesso e delicato
compito di contrastare l’illegalità fiscale.
Se
qualche dirigente ha dimostrato “superficialità” e “disinteresse” nei confronti
della valutazione del personale, dovrebbe sapere che è suo dovere plasmare il ” clima organizzativo” dell”ufficio, concetto
questo con il quale ci si riferisce alla percezione che le persone hanno
riguardo agli aspetti organizzativi che influenzano direttamente la loro
capacità e volontà di lavorare bene e con impegno. In altri termini, il clima organizzativo è essenziale in quanto – esaltando o deprimendo la motivazione delle persone- agisce su quel
fattore definito ” sforzo individuale discrezionale” che influenza direttamente
le prestazioni individuali e quindi, in ultimo, i risultati dell”ufficio. (
fonte S.I.R.I.O. Sistema Integrato di
Risultati, Indicatori ed Obiettivi). In considerazione di queste
osservazioni l’Amministrazione è convinta che la volontà di punire sia utile ai fini del raggiungimento dei risultati dell’ufficio?
Roma 9/9/2016
Il coordinatore Nazionale Il
coordinatore Nazionale
Agenzie Entrate Agenzie Fiscali
Carmine Di
Leo Luciano Boldorini