Roma,
6 Settembre 2016
Al Direttore dell’A.I.D.
Ing.
Giancarlo Anselmino
e,p.c.
Al Gabinetto del
Ministro
Roma
Oggetto: richiesta chiarimenti ed intervento.
La scrivente O.S. è
stata di recente informata che presso lo stabilimento chimico farmaceutico
militare di Firenze sarebbero stati inseriti, in fase di redazione del verbale
intermedio di verifica degli obiettivi previsti dal piano di valutazione della
performance individuale, giudizi di merito afferenti “eccellente”, “positivo”,
“sufficiente”, “da migliorare” riferiti alle tre sezioni, nonché la valutazione
di “eccellente”, “livello più che adeguato”, “livello adeguato”, “livello
parzialmente adeguato”, “livello non adeguato” come giudizio finale.
Invero, come precisato
nella stessa direttiva che accompagna il nuovo sistema di misurazione e
valutazione della performance individuale della Difesa, il verbale intermedio
deve essere redatto, previo colloquio con il dipendente, al fine di verificare
la percentuale di raggiungimento degli obiettivi assegnati allo stesso; nel
caso si accerti che questi non siano stati proporzionalmente raggiunti (per
causa del dipendente o per altri fattori), è prevista una loro ricalibratura
per il periodo rimanente, ma non è assolutamente prevista l’apposizione di
alcun giudizio di merito.
Peraltro, e per quanto
ci è dato di sapere, alla richiesta della R.S.U. dello S.C.F.M. di conoscere le
ragioni dell’inserimento dei giudizi nel verbale intermedio, il direttore dello
stabilimento avrebbe risposto che ciò discendeva dalla decisione di un non
meglio precisato staff creato su Sua specifica indicazione, che
risulterebbe composto dai segretari di tre Enti dell’A.I.D. in collaborazione
con il Dott. Palmigiani.
In ragione di quanto
sopra, Le chiediamo di comunicarci quanto prima e stesso mezzo se quanto
riferito corrisponde o meno a verità, e se tale organismo sia stato in qualche
modo incaricato di promuovere analoga attività anche per tutti gli altri Enti
che fanno capo ad A.I.D., considerato che la scrivente O.S. ne disconosce
completamente l’esistenza, le finalità e finanche la legittimità.
Restiamo in attesa di
cortese urgente riscontro, limitandoci solo a sottolineare – nel caso la
notizia appresa si rivelasse fondata -l’assoluta gravità della situazione
eventualmente generata, che indurrebbe a prefigurare lo sviluppo unilaterale,
incomprensibile e per noi inaccettabile di una attività concepita in ulteriore
grave danno dei lavoratori civili della difesa, tesa addirittura a modificare in
pejus quel sistema di misurazione e valutazione della performance
individuale che è stato approvato dal Ministro della Difesa lo scorso anno con
il manifesto dissenso della stragrande maggioranza delle rappresentanze
sindacali del personale.
Cordiali Saluti
Il Coordinatore Nazionale
Fp Cgil
Ministero Difesa
Francesco Quinti