Facciamo
riferimento alla nota dell'”Ufficio per il trattamento giuridico, il
reclutamento,
mobilità
e contenzioso del personale” del “Dipartimento per le politiche di
gestione, promozione e sviluppo
delle
risorse umane e strumentali” dello scorso 26 agosto, con la quale la
Presidenza del Consiglio
annuncia
una procedura propedeutica alla immissione nei ruoli della PCM, volta
all’accertamento dei requisiti
delle
“qualità morali e di condotta”, per i 9 lavoratori dell’Ente
Strumentale della Croce Rossa destinati a
prendere
servizio presso la PCM in esito alle procedure di mobilità nazionale.
Tali
procedure ritarderanno l’immissione in ruolo che deve avvenire, ai sensi della
procedura di
Mobilità
gestita dal portale del Dipartimento della Funzione Pubblica, Ufficio per
l’organizzazione e il lavoro
pubblico,
entro il 1° settembre, con le relative conseguenze sia sullo stato giuridico
che sul pagamento degli
emolumenti
stipendiali dei lavoratori.
L’Ente
Strumentale della Croce Rossa da parte sua ha già provveduto alle pratiche
propedeutiche
all’immissione
in ruolo verso la PCM per i suddetti lavoratori dal 1° settembre, data a
partire dalla quale non
li
considererà più nel suo organico.
Ci
troviamo dunque davanti ad una situazione paradossale in cui un Dipartimento
della Presidenza
del
Consiglio di fatto contraddice la tempistica delle procedure di Mobilità
stabilite da un altro Dipartimento
della
stessa Presidenza, con il risultato che 9 lavoratori della Croce Rossa si
troveranno per un periodo non
conosciuto
in un limbo normativo ed economico.
Chiediamo
pertanto, con cortese urgenza visto l’avvicinarsi della data del 1° settembre,
che le
Amministrazioni
in indirizzo si facciano parte diligente per dirimere la controversia
burocratica senza che vi
siano
conseguenze né sullo stato giuridico né sul pagamento degli emolumenti dei
lavoratori e che diano
immediata
comunicazione ufficiale agli stessi su dove dovranno presentarsi alla data del
1° settembre.
FPCGIL CISL FP UILPA
Grieco Di Girolamo Romano