COLPO DI STATUS: SPAZIO ALLE ELITES!
Un’Amministrazione schizofrenica è quella di fronte alla quale ci siamo ritrovati ieri in occasione della riunione convocata con all’ordine del giorno l’informativa sulla rideterminazione degli organici, il piano delle assunzioni e da ultimo, non certo per importanza, il nuovo ordinamento delle Funzioni centrali e periferiche dell’Istituto.Su quest’ultimo argomento, stante la consegna avvenuta nel corso della seduta della documentazione relativa, a differenza di altri che addirittura vi hanno scritto un comunicato giorno 26 (evidentemente noi non abbiamo questa fortuna di disporre in anticipo dei documenti oggetto di discussione!) ci siamo riservati una valutazione più approfondita anche alla luce della nota che CGIL CISL UIL presentarono lo scorso 6 giugno sui nuovi assetti organizzativi e territoriali dell’Istituto.In merito alla nuova dotazione organica ci è stato presentato un nuovo schema di dotazione che registra rispetto al dato attuale, determinato nel maggio del 2014, una contrazione, sia pure di 49 unità, che non si concilia, evidentemente siamo di fronte ad un’Amministrazione in preda a seri disturbi di schizofrenia, con i proclami e con le dichiarazioni pubbliche dei Vertici dell’Istituto pronti a lamentarsi nelle sedi parlamentari e governative in ordine alla carenza di personale ed a chiedere nuove risorse, pena la chiusura dell’Istituto da qui ad un decennio.Ebbene non più di un mese fa, in occasione della presentazione del rapporto annuale Inps 2015, l’Amministrazione parlava di un fabbisogno di personale, da qui al 2020, di 31.740 unità ed il risultato oggi è che si presenta al Tavolo nazionale di confronto con le Organizzazioni Sindacali con una dotazione di 29.950: anziché implementare la dotazione complessiva, quale logicaconseguenza di quanto rappresentato in Parlamento lo scorso 7 luglio, si preferisce tagliare, senza che vi sia questa volta, come accaduto nel 2014, un’imposizione esterna del legislatore.La nuova dotazione organica non ci convince al pari del piano di stabilizzazione dei comandati che di fatto esclude i colleghi dell’area B: abbiamo ribadito la richiesta, già formulata in altre occasioni, di stabilizzare entro quest’anno tutto il personale in comando senza distinzioni di titoli di studio o di area professionale di appartenenza: il progetto, invece, è quello di stabilizzare entro il 31.12.2016 solo il personale di area C rinviando al prossimo anno la stabilizzazione dei colleghi di area B; peccato che molte Amministrazioni non daranno, come sta accadendo in questi giorni con i colleghi della scuola, il nullaosta alla proroga dei comandi con il bel risultato che da qui a fine anno perderemo, sui circa 300 comandati complessivi, circa 170 unità di personale di area B concentrato proprio su quel territorio dove c’è maggiore richiesta di servizi e di prestazioni nei confronti dell’Inps.In questo quadro si inserisce la volontà, a fronte di una richiesta, inoltrata alla Funzione Pubblica, di autorizzazione ad assumere dall’esterno 900 unità di personale, di non attingere alla graduatoria del concorso pubblico a B1 dove sono ancora presenti circa 140 idonei, privilegiando sempre le graduatorie degli idonei dei concorsi pubblici relativi all’area C.Ancora una volta non solo si discrimina, ma si continuano ad ignorare gli allarmi delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori circa la tenuta dell’Istituto: non ci servono scienziati, ma nuove forze in grado, debitamente formate, di dare una boccata d’ossigeno alle sedi ormai da troppo tempo in apnea.Scorrere tutte le graduatorie dei concorsi esterni, senza distinzioni, stabilizzare i comandati non discriminando al loro interno e fare in modo che il personale di area A e B sia riallineato sul piano ordinamentale ai processi lavorativi, anche con soluzioni derogatorie, è l’opzione più semplice e immediata.
Roma, 29 luglio 2016
FP CGIL/INPS
Oreste CIARROCCHI
CISL FP/INPS
Paolo SCILINGUO
UIL PA/INPS
Sergio CERVO