MIT: comunicato su Decreto 116/2016

22 Luglio 2016

COMUNICATO

 Nei giorni scorsi il Direttore
generale del personale ha inviato una nota a tutte le Strutture del Ministero
relativa a “Misure urgenti relative all’applicazione del decreto legislativo
116/2016 (Riforma Madia in merito al licenziamento disciplinare)”.

 

La nota, nel richiamare gli
obblighi dei dirigenti e responsabili, sottolinea alcuni elementi di criticità
e, in particolar modo, la rigorosa osservanza dell’orario di lavoro nelle
attività svolte all’esterno in conto privato.

Come facilmente prevedibile la
nota in questione ha creato diverse preoccupazioni e forti disagi nel personale
interessato.

 

Ovviamente non è in discussione
il principio della corretta attestazione dell’attività svolta, anche se come Fp
Cgil abbiamo evidenziato che la norma in questione così come declinata nel
decreto Madia  sembra rispondere più ad
un “effetto mediatico” che di vera “rivoluzione”visto che già norme precedenti  consentivano di sanzionare i cosiddetti
“furbetti del cartellino”, ma l’applicazione pedissequa in un contesto
particolare come l’attività effettuata “in conto privato” dove costituisce
oggettivamente un elemento di forte criticità.

 

L’applicazione rigorosa
dell’orario, nell’attività esterna, incide sulla qualità e professionalità con
cui questa attività viene svolta come, per esempio, nel caso in cui si
interrompe un esame di guida per manifesta inidoneità del candidato. In questo
caso svolgere la propria attività con rigore e competenza risulta essere, di
fatto, penalizzante per chi opera correttamente.

Uguale ragionamento, in termini
di penalizzazione, avviene nel caso di assenza dei candidati dove  malgrado l’impegno garantito, questo, in
termini economici, non viene riconosciuto ovvero nella corretta determinazione
dei tempi di percorrenza visto che l’attività viene esercitata nell’ambito
dell’intero territorio provinciale dell’Ufficio di appartenenza.

Già oggi, in alcuni Uffici
provinciali viene applicata la decurtazione dell’orario in caso di assenza
anche di un solo candidato creando ulteriori disparità rispetto ad altri uffici
dove questo non avviene.

 

Tutto questo, proprio nel
rispetto di chi opera in maniera corretta, genera una mancanza di serenità che
si ripercuoterà, inevitabilmente, sulla qualità delle prestazioni svolte.

Inoltre, ci sarà una negativa
ricaduta in termini economici tale da rendere sempre più problematica  l’acquisizione della disponibilità da parte
dei lavoratori interessati.

 

Data la delicatezza della materia
e convinti che da parte dell’Amministrazione non ci sia un intento
pregiudizialmente contrario alle legittime aspettative del personale riteniamo
che, proprio prendendo spunto da questa vicenda, emerga la necessità di aprire
una discussione su tutta la materia affrontando complessivamente la questione
coniugando il rispetto delle norme alle garanzie per la dignità e
valorizzazione dei lavoratori che svolgono correttamente una così delicata
attività e nella determinazione a voler svolgere al meglio il proprio lavoro di
dipendente pubblico a favore dell’erogazione di servizi di qualità per i
cittadini utenti. 

 

Come Fp Cgil chiediamo
sollecitamente l’apertura di un tavolo e siamo disponibili, da subito, a
confrontarci su questi aspetti unitamente a tante altre problematiche che
investono il settore motorizzazione auspicando che tale iniziativa trovi la
disponibilità dell’Amministrazione e delle altre Organizzazioni sindacali.

Qualora ciò non avvenisse
avvieremo tutte le iniziative utili a sostenere le nostre proposte.

 

 

 
Roma, 21 luglio 2016

 

 

 

                                        
                                          IL
COORDINATORE NAZIONALE

       
                                                              FPCGIL
MIT

     
                                                          Roberto Morelli 

 

 

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