Roma, 9 maggio 2016
Abbiamo avuto due giornate straordinarie: la prima che ha visto una
partecipazione
altissima e qualificata ad un convegno in una sala strapiena, con una
discussione
appassionata di sei ore su tutti i temi che riguardano la gestione del
nostro patrimonio
culturale.
La manifestazione del giorno dopo è stata straordinaria per intensità e
partecipazione.
Forse la più bella e partecipata che il mondo dei beni culturali abbia mai
svolto sui singoli
temi insieme a quella tenutesi a L’Aquila qualche anno fa.
94 movimenti, comitati e libere associazioni, 22 organizzazioni sindacali e
associazioni
professionali, 9 tra movimenti e partiti politici. Sono questi i numeri
delle adesioni a
Emergenza Cultura e in questi numeri ci sono le piccole associazioni locali
e le grandi
associazioni culturali, un movimento nato dal basso ed espressione della
ricchezza
culturale che esprime il nostro territorio. E ci siamo noi, unitariamente a
CISL e UIL, che
abbiamo lavorato duramente e appassionatamente con il gruppo degli
organizzatori e che
oggi esprimiamo con orgoglio la nostra vicinanza a questo movimento,
vicinanza
testimoniata dalla presenza delle compagne Susanna Camusso e Rossana
Dettori alla
manifestazione di sabato.
Un movimento di opinione che sarebbe bene che il Ministro ed il suo
entourage non
ignorassero: ci piacerebbe che si seguisse il consiglio che il nostro
Segretario Salvatore
Chiaramonte ha dato loro durante il suo efficacissimo intervento al
convegno, ovvero si
aprisse una grande fase di ascolto e confronto con gli operatori, i
cittadini, i lavoratori, gli
studenti che hanno riempito la nostra piazza. Non si fanno le riforme con
gli schemini a
tavolino e non si fanno le riforme senza partecipazione e condivisione.
Soprattutto, non si
fanno le riforme sbagliate: il Ministro ha il dovere di ascoltare le grida
di allarme che
provengono da queste due giornate, il Ministro ha il dovere di valutare la
mancata
condivisione delle stragrande maggioranza dei lavoratori del ministero alle
sue riforme.
Per chi volesse sul sito www.emergenzacultura.org o sulla pagina fb omonima
sono
pubblicati tutti gli interventi della due giorni. Chi non ha potuto
partecipare li ascolti, li
riteniamo assai istruttivi, non solo per le
lucide analisi ivi contenute, ma per la passione
civile
che li ha pervasi. E vogliamo citare per tutti l’intervento di Paolo Maddalena
dal palco
di
Piazza Barberini, ex giudice costituzionale, che ha fatto un discorso di
altissimo valore
civile
ed etico, un discorso che è entrato nel nostro cuore.
Infine
un ringraziamento speciale agli uomini ed alle donne che hanno composto questo
nuovo
e variegato coordinamento, un percorso che ci ha affratellato. Un gruppo
coordinato
con passione e competenza da Tomaso Montanari, un grande intellettuale
animato
da autentica passione civile. A lui ed a tutti i componenti di Emergenza
Cultura i
segni
della nostra profonda stima.
Noi
continueremo il nostro cammino animati da maggior forza e convinzione, non
siamo
più
soli e non si devono più permettere di denigrare i lavoratori e le loro
rappresentanze
democratiche.
Coordinamento Nazionale FP CGIL MIBACT
Claudio Meloni