Firenze, 30 aprile 2016
Il giorno 28 aprile u.s. si è
svolta a Firenze un’assemblea del personale del Corpo Forestale dello Stato,
indetta dalle sigle sindacali scriventi, a cui hanno partecipato, come
relatori, i Segretari Nazionali Marco Moroni (SAPAF) Danilo Scipio (UGL-CFS)
Francesca Fabrizi (CGIL) e Maurizio Cattoi (DIRFOR).
I Segretari Nazionali hanno
introdotto la discussione fornendo informazioni al personale sulla situazione
attuale, e soprattutto sulle prospettive future di eventuali possibili ricorsi
contro la militarizzazione. L’incontro è proseguito con le domande precise e
pertinenti dei partecipanti.
In sintesi è stato ribadito
che, anche se il decreto non è ancora stato definitivamente approvato, la bozza
che è stata fatta uscire, sancisce senza ombra di dubbio che le funzioni di
“Polizia Ambientale ed Agroalimentare”, verranno fatte transitare nell’arma dei
Carabinieri così come oltre 7000 persone del del C.F.S., alle quali, a
differenza di quanto vuol far credere l’Amministrazione, NON è garantita la
permanenza nel proprio luogo di lavoro. Infatti per i Comandi Stazione è riportato
salvo “esigenze organizzative” mentre per il personale degli uffici si parla di
“Comandi” senza specificare se si tratta di “provinciali, regionali o
interregionali”. Inoltre il personale non svolgerà i propri compiti in via
esclusiva ma “prioritaria”. Al momento non possono essere
avviate iniziative legali contro il decreto in quanto parliamo di un atto che
ancora non esiste, ma sono in corso tutta una serie di iniziative per cercare
di convincere i politici, il Presidente del Consiglio e le altre Forze di
Polizia dell’errore che si sta commettendo nel militarizzare oltre 7000 civili.
Le ultime due iniziative
proposte sono la presentazione della Domanda per il transito in Polizia di
Stato, per far comprendere in modo chiaro che il personale, una volta che il
decreto verrà pubblicato, utilizzerà sicuramente la possibilità di ricorrere in
tutte le sedi opportune, compresa la Corte Europea. Si sottolinea che
l’iniziativa NON E’ ASSOLUTAMENTE VINCOLANTE per il personale, e non vuol
essere uno stimolo alla soppressione del C.F.S., ma vuol solo ribadire che NON
VOGLIAMO ESSERE MILITARIZZATI e VOGLIAMO RIMANERE ALL’INTERNO DEL COMPARTO
SICUREZZA.
Altra iniziativa intrapresa è
l’adesione allo Sciopero Generale Regionale indetto dalle confederazioni CGIL,
CISL, UIL, della Funzione Pubblica, per protestare per il rinnovo contrattuale.
L’adesione è stata decisa per dare visibilità (saremo presenti all’iniziativa
con bandiere, striscione ed avremo un posto sul palco) alla situazione in cui
versa il C.F.S. e fornire ulteriori possibilità di ricorsi, in quanto è
evidente che una volta militarizzati perderemo il DIRITTO ALLO SCIOPERO sancito
dalla Costituzione.
Si coglie l’occasione per
ringraziare il personale che numerosissimo (la sala era stracolma ed in molti
sono stati costretti a rimanere all’esterno) ha partecipato e seguito con molta
attenzione i lavori, intervenendo e fornendo contributo alla discussione.
SAPAF
F.to Alessandro SOLUCCI
CGIL-CFS
F.to Francesca FABRIZI
UGL-CFS
Vincenzo IGNESTI
DIRFOR
F.to Maurizio CATTOI