Susanna Camuso: Governo vuole CCNL? Cominciamo da quello PA.

18 Aprile 2016

Susanna Camuso: Governo vuole CCNL? Cominciamo da quello PA.

 
 

18.04.2016 – Lavoro: Susanna Camuso: Governo vuole CCNL? Cominciamo da quello PA.   
(ANSA) – BOLOGNA, 18 APR – 

“Il governo deve parlare con i fatti e le azioni che compie.

Diventa fin troppo facile rispondere a Poletti che se il loro intendimento é il contratto nazionale, aprano intanto il tavolo del rinnovo dei contratti pubblici visto che lì sono esplicitamente datori di lavoro e la smettano di legiferare sulle parti che sono contrattuali”. 

Così la segretaria della Cgil, Susanna Camusso, ha replicato al ministro del lavoro, Giuliano Poletti, che, durante il suo intervento a un incontro della Cgil Emilia-Romagna aveva detto che il Governo non stava pensando all’abolizione dei contratti collettivi.

Camusso, ha poi aggiunto che “i testi che abbiamo visto circolare nel documento economico finanziario non dicono ciò che oggi ha detto il ministro. 

Lo prendo come un cambiamento di rotta, in assenza del quale c’è un evidente delegittimazione del contratto nazionale, che è un tragico errore innanzitutto in termini di distribuzione del reddito e di necessità di aumento del salario”. 

Susanna Camusso, replicando a Poletti che aveva parlato di una discussione in essere sulla contrattazione aziendale ha poi aggiunto che “se si pensa che la contrattazione di secondo livello diventi l’unico luogo della contrattazione si escludono milioni di lavoratori che a quella contrattazione non hanno accesso.

Poi, se si trasferisce ciò che dovrebbe essere contrattazione di salario solo in elementi di welfare si ricostruisce un sistema corporativo che fa venire meno l’universalizzazione e quindi poi peggiora le condizioni dei lavoratori soprattutto quelli che sono più poveri”.

In conclusione, per la segretaria, “La contrattazione di secondo livello deve mantenere la sua funzione che è quella di far crescere la produttività, di intervenire sull’organizzazione del lavoro e non può avere come funzione quella di deregolazione e riduzione dei diritti fondamentali del contratto di lavoro”. 

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