Sicurezza-DAP: Comunicato sulla riunione al DAP sul P.C.D. sui criteri di accesso all’USPEV

10 Marzo 2016

Sicurezza-DAP: Comunicato sulla riunione al DAP sul P.C.D. sui criteri di accesso all'USPEV

Roma, 10 marzo
2016

In data odierna si è svolto al DAP un
incontro per discutere sulla proposta di P.C.D. che

regola i criteri di accesso e le
modalità di reclutamento dell’U.S.Pe.V..

Nel suo intervento la FP CGIL ha
evidenziato l’importanza politica della convocazione

odierna, che segna una svolta
importante nella gestione della mobilità del personale di

Polizia Penitenziaria verso il
suddetto ufficio. Per la prima volta l’amministrazione propone

di mettere delle regole di accesso
mediante interpello aperto a tutto il personale e mette in

discussione la gestione attuata fino
ad oggi, fatta di atti unilaterali disposti dal Capo del

Dipartimento. Discorso perfettamente
in linea con quanto chiesto dalla FP CGIL a tutela

dei diritti di tutti i lavoratori del
settore. A tal proposito abbiamo ribadito che si vuole

affrontare la stessa discussione anche
sulle modalità di reclutamento per il G.O.M. e per il

N.I.C., per i quali erano state
inviate delle proposte di P.C.D. che non sono mai state

discusse, e che si vuole definire
quanto prima le dotazioni organiche delle sedi extra

moenia, per evitare che nelle citate
sedi si continui ad assegnare personale in esubero.

Questo non significa che la proposta
presentata non possa essere modificata, infatti

abbiamo chiesto di rivedere i
requisiti previsti in merito all’età, ai rapporti informativi e ai

procedimenti disciplinari in corso.
Come abbiamo chiesto di modificare la composizione

della commissione prevista per le
prove selettive, utilizzando personale interno

all’amministrazione e non esterno.
Abbiamo inoltre contestato l’eccessiva discrezionalità

riservata al Comandante ed al
Direttore nel revocare l’assegnazione all’ufficio. Soprattutto,

abbiamo
contestato l’idea di considerare allo stesso modo nelle prove selettive e nella

successiva formazione sia il personale
che si occupa di sicurezza personale, che quello che

si occupa di vigilanza. Il personale
che proviene dagli istituti penitenziari è perfettamente

in grado di occuparsi di vigilanza
anche presso le amministrazioni centrali e non necessita

della stessa formazione di quello che
dovrà occuparsi di sicurezza personale.

Nella replica la parte pubblica ha
confermato la volontà di mettere delle regole chiare sulla

mobilità del personale verso le sedi
extra moenia, ma, in considerazione del fatto che la

maggior parte delle sigle sindacali in
data odierna hanno chiesto di posticipare l’incontro

alla pubblicazione del relativo
decreto ministeriale, ha rinviato la definizione del P.C.D. a

data da destinarsi.

Vi terremo
informati sui futuri sviluppi della vicenda.

Il Coordinatore Nazionale Fp Cgil
        Polizia Penitenziaria

         Massimiliano Prestini

 
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