Agenzia delle Entrate – Stato di agitazione Milano

07 Marzo 2016

Agenzia delle Entrate – Stato di agitazione Milano

Milano, 4 marzo 2016

Le OO.SS. Territoriali FP Cgil
– Cisl FP – UilPA – Salfi – FLP – USB, sulla base del mandato ricevuto dalle
assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori della DP I e della DP II Milano,
riuniti in assemblea rispettivamente il 26 e il 22 febbraio

DICHIARANO

LO STATO DI AGITAZIONE
DEL PERSONALE DELLA DIREZIONE PROVINCIALE I e II DI MILANO

Le crescenti difficoltà con
le quali il personale sta operando ormai da tempo, il preoccupante e perdurante
stato di incertezza sul loro futuro, il senso di responsabilità con cui ha
colmato ricorrenti lacune organizzative e cercato di dare attuazione a norme
bizantine, i carichi di lavoro che rendono gli Uffici delle due DP milanesi
assimilabili più a una catena di montaggio che ad un Ufficio pubblico, la
martellante campagna politica e mediatica che sembra mirare alla demonizzazione
ed allo smantellamento dell’Agenzia.

Sono situazioni più volte
riportate in modo ampio in documenti approvati dalle lavoratrici e dai
lavoratori a partire dall’ottobre 2014, recentemente ripresi in due ordini del
giorno del novembre 2015 e del febbraio 2016, posti sia all’attenzione della
Direzione dell’Agenzia ad ogni livello, nazionale regionale e territoriale che
della Prefettura che degli organi di stampa ma che hanno avuto come risposta
non solo l’indifferenza ma addirittura un peggioramento della condizioni
retributive, di sicurezza e di benessere lavorativo.

Le lavoratrici e i lavoratori
ritenendo ormai colma la misura hanno dato mandato alle OO.SS. territoriali di
mettere in campo tutte le iniziative di mobilitazione necessarie per ottenere
le risposte più volte sollecitate, e in particolare:


tempi e risorse certe per il pagamento del salario di produttività 2013 e per
la chiusura della procedura del bando sulle progressioni economiche;


tempi e risorse certe per il pagamento del salario di produttività degli anni
successivi a partire dal 2014, respingendo con forza la proposta di DPCM che
dimostra una scarsa conoscenza della realtà operativa degli Uffici dell’Agenzia
e, ancor più, del lavoro dei propri dipendenti;


attivazione di una nuova procedura per le progressioni economiche;


ridefinizione dell’organizzazione del front office, la cui attività sta
diventando insostenibile, insicura oltre che scarsamente remunerata, senza
sottacere la più volte denunciata disomogeneità nella gestione del servizio ai
contribuenti e delle indicazioni operative tra gli uffici;


dotare gli Uffici dell’Agenzia di un organico adeguato in tutte le aree
funzionali, a partire dall’assunzione in tempi brevi di tutti i tirocinanti che
risulteranno idonei, considerato l’enorme carico di lavoro rispetto alla
cronica carenza di personale


chiarezza su tutti gli obiettivi assegnati agli Uffici. La vaghezza riscontrata
sulle priorità di alcune lavorazioni, come quelle delle Voluntary Disclosure, e
la contestuale necessità di assicurare tutto il “resto”, soprattutto quando si
tratta di elementi che se non analizzati vanno in prescrizione, portano ad
un’unica possibile conclusione: il budget è sottostimato non per le singole
voci ma come dato complessivo. La logica conseguenza è la necessità di
ridefinire i carichi di lavoro o budget di ogni ufficio e di ogni sua
articolazione


il riconoscimento quale obiettivo incentivante legato alle lavorazioni delle
Voluntary disclosure in considerazione dell’elevato numero di istanze da
trattare, del personale addetto e del rispetto ai tempi previsti di ultimazione
delle attività;


chiarezza e trasparenza nei percorsi formativi essenziali al fine di mettere il
personale in condizione di svolgere al meglio la propria attività;

 attuazione anche in
Lombardia, come nel resto dell’Italia, degli istituti, normativi e
contrattuali, miranti benessere del personale, a partire dalla conciliazione
tempi di vita – tempi di lavoro, quali congedi parentali, part time,

 

permessi
per allattamento e visite mediche, telelavoro, mobilità funzionale e logistica;


corretta rilevazione del rischio “stress lavoro correlato”, ai sensi dell’art.
28 D.Lgs. 81/2008, e predisposizione di idonee misure organizzative nei diversi
processi operativi, volte alla eliminazione/riduzione dello stesso;


un impegno reale a tutela della sicurezza nel proprio lavoro, in riferimento
sia alle condizioni ambientali e di salubrità dei posti di lavoro, sia alla
sicurezza operativa del personale sia agli aspetti connessi a una professione
ormai socialmente a rischio;

 tutela del rischio
professionale chiarendo una volta per tutte il tema delle responsabilità a cui
si è sottoposti, e non solo per danno erariale: alcuni dei nostri colleghi sono
stati denunciati dai contribuenti, colpevoli di aver svolto il proprio dovere.

In questo contesto appoggiano
tutte le iniziative messe in campo, a ogni livello, dalle OO.SS. per ottenere
il rinnovo di un contratto vero, perché le somme indicate nella legge di
stabilità sono una presa in giro offensiva dei lavoratori della Pubblica
Amministrazione.

Le OO.SS. Territoriali FP Cgil
– Cisl FP – UilPA – Salfi – FLP – USB, in assenza di una risposta ai problemi
posti entro il prossimo 18 marzo, attiveranno tutte le iniziative di
mobilitazione che riterranno opportune.

FP CGIL    CISL FP    UIL PA       SALFI           FLP           USB

Romito      Di Mauro     Barbieri   Sgroi -Polito Cocozzello  Anastasi

 
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto