MEF
COMMISSIONI
TRIBUTARIE
La
telenovela è finita, non nel modo che
molti lavoratori si aspettavano, ma
è finita.
L’Amministrazione,con atto
unilaterale, ha emesso la determina relativa alla distribuzione del
” contributo unificato” ai lavoratori delle Commissioni Tributarie.
Un
provvedimento che “determina” una palese discriminazione tra i lavoratori
delle Commissioni di tutta Italia.
Che questa forma di suddivisione non
piacesse a nessuno, forse neanche a chi l’ha scritta, è cosa nota, così come il
fatto che nessun sindacato abbia voluto accettare questo tipo di distribuzione
che non tiene in nessun conto le
situazioni operative dei singoli uffici e
l’effettivo carico di lavoro assegnato
e smaltito da ogni commissione.
E’
sufficiente leggere il provvedimento per capire che sono stati presi
in considerazione solo alcuni
aspetti della questione, tralasciandone altri di fondamentale importanza.
Si potrebbe iniziare dalla semplice constatazione che se un ufficio ha abbattuto l’arretrato
del 5 o del 10%, aveva sicuramente un arretrato da smaltire , e quegli
uffici che essendo “storicamente virtuosi” non lo
avevano? Si potrebbe dire che il numero delle sentenze non dipende dai lavoratori,
ma dai giudici, che comunque il loro emolumento lo hanno percepito. Si
potrebbe anche affermare che ci sono uffici che operano
strutturalmente in carenza di personale.
Si potrebbe obiettare che ci sono uffici
che hanno fatto entrare il 40% del gettito totale poi distribuito e sono rimasti esclusi da tale
distribuzione.
Si potrebbe aggiungere
che commissioni regionali che hanno “chiuso”
definitivamente la Commissione Tributaria Centrale non si sono viste
riconoscere la relativa produttività. Insomma
ce n’è abbastanza per giudicare
negativamente la determina dell’Amministrazione.
Considerato
che gli
uffici che hanno ridotto del 5%
l’arretrato nel 2011 e del 10% nel 2012 sono rispettivamente 33 e 85, auspichiamo
che per gli anni a seguire, partendo dal 2013, ci possa essere una
svolta radicale nella distribuzione di tali somme e attraverso il confronto con le OO.SS si possa raggiungere un accordo che superi
l’attuale applicazione letterale
e restrittiva della norma,renda strutturale ed esigibile per gli anni futuri
tale retribuzione in modo da
consentire a tutti i lavoratori di percepire una quota importante
del loro salario di produttività.
Roma 11
gennaio 2016
CGIL FP MEF CGIL
FP Nazionale
Americo Fimiani Luciano
Boldorini