Prefetture: Cgil Cisl Uil, risultato raggiunto, salve 23 sedi a rischio

28 Dicembre 2015

Prefetture: Cgil Cisl Uil, risultato raggiunto, salve 23 sedi a rischio


Comunicato Stampa Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Pa

Prefetture, salve le 23 sedi a rischio

Cgil Cisl Uil: “Risultato raggiunto con mobilitazione:
il governo si impegna ufficialmente a ritirare decreto”

Roma, 4 dicembre 2015

“Risultato raggiunto, grazie alla mobilitazione
dei lavoratori e dei cittadini: il Governo si impegna formalmente a
ritirare lo schema di Dpr che prevedeva la soppressione delle 23
prefetture”. Ad annunciarlo le federazioni del pubblico impiego di Cgil
Cisl e Uil in seguito alla nota ufficiale giunta questa mattina dal
Ministero dell’Interno.

“Grazie alla grande mobilitazione dei
lavoratori, il Governo farà marcia indietro su un provvedimento
sbagliato che rischiava di cancellare presidi essenziali di sicurezza,
legalità e tutela sociale in tanti territori”, commentano con
soddisfazione Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Pa impegnate da mesi a difesa dei
cittadini e dei 1.300 lavoratori dei 23 uffici territoriali del governo
che l’esecutivo minacciava di chiudere: Teramo, Chieti, Vibo Valentia,
Benevento, Piacenza, Pordenone, Rieti, Savona, Sondrio, Lecco, Cremona,
Lodi, Fermo, Isernia, Verbano-Cusio-Ossola, Biella, Oristano, Enna,
Massa-Carrara, Prato, Rovigo, Asti e Belluno. “Intere comunità locali
avrebbero visto lo Stato arretrare, proprio nel momento di maggior
bisogno, rischiando di rimanere scoperte di fronte alle emergenze e agli
allarmi legati alla minaccia terroristica e alle esigenze di
integrazione e coesione sociale connesse ai flussi migratori”.

“Nei
fatti il Governo si è impegnato a presentare un emendamento alla legge
di Stabilità per modificare la norma (contenuta nella legge sulla
spending review di Monti) che impone la riduzione delle prefetture. E il
Ministero dell’interno ritirerà lo schema di Dpr con l’elenco delle 23
sedi da sopprimere”, spiegano Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa che a fronte
degli impegni messi nero su bianco dall’esecutivo hanno revocato la
manifestazione nazionale prevista per l’11 dicembre prossimo.

“Ora
verificheremo che il governo dia attuazione a quanto comunicato
ufficialmente”, concludono le tre sigle. “E ci batteremo per una
riorganizzazione seria degli uffici territoriali: per garantire più
sicurezza e più protezione servono investimenti, innovazione e
valorizzazione delle professionalità”. 

 
 

 
 
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