Roma, 6 Agosto 2015
Si è svolto oggi
l’incontro con il Sottosegretario di Stato Domenico Rossi, che si era impegnato
a dare risposte alle numerose questioni poste sul tavolo dalle OO.SS
nell’ultimo incontro del 1 luglio.
Aspettative in parte
disattese. Vediamo perché:
MOBILITA’: ci
è stata consegnata una nuova bozza di regolamento sulla mobilità nella quale
tra gli altri spicca certamente l’elemento della sostituzione del parere sulla
richiesta avanzata dal dipendente in uscita da parte del direttore dell’ente,
con altri dati oggettivi tecnicamente ancora in via di definizione (T.O.,
profili, carenze/esuberi…);
DETERMINA: ha
provveduto a riscrivere la determina sulla performance per il 2015 con
gli stessi contenuti di quella del 2014, in modo da poter perfezionare
l’accordo sulla distribuzione del FUA anche per il 2015 a condizioni immutate;
PERFORMANCE: è
allo studio la separazione tra valutazione del merito e retribuzione.
Intendendo con questa affermazione, che non dovrà sussistere alcun automatismo predefinito tra il merito e
la retribuzione, essendo legittimata e deputata la sola contrattazione
decentrata territoriale a stabilire le modalità di retribuzione sulla
valutazione del merito. RICONOSCIMENTO
DELLA SPECIFICITA’: era questa la risposta più attesa. Il Sottosegretario ci ha
consegnato il decreto ministeriale datato 16 giugno 2015 di nomina di un gruppo
di lavoro, presieduto dal Sottosegretario stesso, “… avente come scopo la
riparametrazione del trattamento economico del personale civile del Ministero
della Difesa, in attuazione del principio della valorizzazione delle
professionalità del medesimo personale.”. la delega si estende fino a
rapporti con il MEF, ARAN e FP al fine di prospettare “nel limite del
possibile” iniziative normativo/finanziarie finalizzate ad un incremento
della retribuzione secondo il principio di “omogenea retribuzione”.
Il Sottosegretario si è impegnato a tenere informate le OO.SS sulle riunioni
periodiche del Gruppe di lavoro ed ha affermato che i tempi per le risultanze
sono stimate in almeno 6 mesi.
Nel nostro
intervento, abbiamo preso atto delle modifiche allo studio sulla mobilità e
sulla performance riservandoci di esprimere giudizi solo dopo la lettura del
testo.
Riguardo alla
performance, abbiamo ribadito il concetto che una performance individuale in un
ministero in piena ristrutturazione, con enti in continua soppressione,
ricollocazione, e con movimenti di personale, risulta davvero impossibile oltre
che incomprensibile da applicare. Basti pensare ad una valutazione del merito
di ente o di unità produttiva. Se il personale del Ministero della Difesa ha
una sua specificità, ebbene che gli venga riconosciuta alla pari di quello del
MEF o della Presidenza del Consiglio, senza tante lungaggini o complicazioni.
Due parole di
commento, infine, sulla vicenda del riconoscimento della specificità del
personale civile della difesa.
Diventa per noi
sempre più difficile provare a considerare politicamente credibile un
interlocutore che solo lo scorso 1`di luglio, al tavolo con le stesse
rappresentanze sindacali, messo di fronte alla realtà con tanto di esibizione
della relativa prova scritta da parte della delegazione Fp Cgil, ebbe modo di
dichiare ai presenti di non saperne nulla di questo ipotetico “riconoscimento
economico della specificità”, mentre già era stato nominato 15 giorni
prima a capo del gruppo di lavoro incaricato di studiarne la concreta
applicabilità…
Una messa in scena
che non ci è affatto piaciuta, alla luce del documento scoperto stamani, che
consideriamo oltremodo offensiva e irrispettosa nei confronti delle
rappresentanze sindacali e dei loro esponenti, e soprattutto di quei lavoratori
civili della difesa che da troppo tempo ormai stanno attendendo invano risposte
che continuano ad essere in larga misura sempre rimandate.
Il mese di settembre
e, soprattutto, l’esito del prossimo incontro fissato questa mattina per l’11,
si confermano per noi appuntamenti assolutamente indispensabili a capire cosa
intende fare il Ministro Pinotti con i lavoratori civili della difesa rispetto
agli impegni da tempo assunti nei loro confronti e, più in
generale, agli intendimenti più o meno
manifesti declinati da ultimo anche nel libro bianco.
Oltre non si va,
almeno per noi, dopodiché ad ognuno l’esercizio delle proprie responsabilità.
Vi terremo come
sempre tempestivamente informati dell’evolversi della situazione.
Il Coordinatore Nazionale Fp Cgil
Ministero della Difesa
Francesco Quinti