MIBACT: ultime dal comparto

17 Luglio 2015

 

News

 
LA CONTROPARTE NASCOSTA: IL MEF, IL MINISTRO FRANCESCHINI E LA CORSA AD OSTACOLI
 
 

Ieri
abbiamo avuto l’incontro con l’Amministrazione, richiesto a seguito della
sospensione  decisa unitariamente e la
contestuale proclamazione dello stato di agitazione nazionale.

L’incontro
ha avuto un esito in parte negativo, per la parte relativa alle comunicazioni
dei tempi di pagamento del salario accessorio arretrato, ed in parte positivo,
perchè ha sbloccato il confronto sulla redistribuzione degli organici.

Andando
per ordine:

l’Amministrazione
ci ha comunicato che il salario accessorio, sia per la parte relativa al
residuo 2014, sia per le competenze 2015, verrà erogato alla fine di settembre,
ammesso che riescano ad avere le risorse entro il 20 di agosto.
Per quanto
riguarda i residui 2014 il decreto di variazione di bilancio è alla firma del
ministro dell’Economia, per poi andare in Corte dei Conti, e pertanto è
ragionevole presumere che ce la faranno entro quella data. Per quel che
riguarda  il fondo 2015 invece manca
ancora la certificazione dell’accordo a ben 4 mesi di distanza dalla sua
sottoscrizione, certificazione che dovrebbe arrivare in questi giorni e che poi
apre l’iter faticoso e complesso dell’assegnazione delle risorse: impegno UCB,
variazione di bilancio, registrazione Corte dei Conti. Questa è la situazione
desolante, che dimostra ancora una volta che noi abbiamo una controparte
nascosta e subdola, che cela dietro infinite lungaggini burocratiche ed un
atteggiamento al limite dell’arroganza unilaterale una volontà di
penalizzazione dei lavoratori pubblici. Non si spiegano altrimenti i tempi per
ottenere la dovuta certificazione necessaria per l’utilizzo di queste risorse.
In tale contesto noi non abbiamo da muovere rilievi all’operato della nostra
controparte sul tavolo, che ha adempiuto sempre tempestivamente ai passaggi di
competenza e che si è effettivamente battuta, anche con contatti tra le
direzioni politiche dei due Ministeri, per ottenere un abbreviamento dei tempi.
Sforzi del tutto inutili, tant’è che il Capo di Gabinetto ci ha comunicato ieri
che il Ministro invierà una ulteriore nota al suo omologo dell’Economia. Noi
abbiamo ribadito l’inaccettabilità di tale situazione e, seppur apprezzando gli
sforzi fatti dall’Amministrazione, riteniamo non più procrastinabile una
iniziativa di mobilitazione dei lavoratori su base nazionale. Una iniziativa di
protesta che stiamo concordando, per ricordare ai nostri interlocutori nascosti
che esistono diritti contrattuali incomprimibili, come la certezza dei tempi di
retribuzione del salario accessorio, e per ottenere lo sblocco immediato delle
risorse dovute. Quanto prima vi comunicheremo le modalità.

 È
giunto il momento di dire basta a questa dittatura dei ragionieri e a questo
disprezzo per i lavoratori.

Per
quel che riguarda invece il confronto sugli organici l’esito dell’incontro ha
avuto come risultato l’incontro con il Ministro, calendarizzato per il prossimo
23 luglio, con il quale si riprenderà il confronto sui temi generali del
Ministero, sia in riferimento all’attivazione delle politiche occupazionali,
ormai ineludibile alla luce della situazione dell’organico così come emerge
dalla disanima fatta che ha prodotto i documenti che abbiamo divulgato nelle
settimane scorse, che in relazione ai problemi derivanti dall’attuazione della
riforma organizzativa, a quelli posti dalla concomitante approvazione della
riforma della PA, con la famigerata previsione di confluenza di tutte le Amministrazioni
periferiche dello Stato negli Uffici Territoriali dello Stato, sotto la diretta
competenza del Prefetto del capoluogo di Regione.
Cercheremo risposte alla
vertenza occupazionale, che contempli sia la possibilità di valorizzazione
professionale del personale interno, tramite la riapertura degli scorrimenti
interni alle aree, che una programmazione di nuovi concorsi con ingressi
finalizzati alla copertura del turn over, considerato che già oggi abbiamo una
carenza di circa 1300 lavoratori rispetto all’organico teorico e che entro il
2020 avremo l’uscita di circa un terzo del personale.

In
riferimento al confronto sugli organici noi abbiamo ribadito che vanno
immediatamente stoppate tutte le iniziative unilaterali sul territorio, che
continuano bellamente in barba alla Circolare 93 e stanno producendo tensioni
in tutti i territori, dalla Sardegna all’Abruzzo, dal Lazio al Veneto, solo per
citare alcune situazioni che ci sono state segnalate.
L’Amministrazione ci ha
confermato che la costituzione della task force a livello centrale finalizzata
all’attuazione della riforma va esattamente nella direzione di un monitoraggio
e controllo sui comportamenti devianti che in gran numero sono emersi a livello
periferico da parte dei dirigenti e che sarà il confronto sugli organici a
determinare l’effettiva distribuzione del personale. In realtà noi non pensiamo
che il confronto possa dirimere alcune situazioni in periferia, in particolare
quelle decise per preciso intervento degli organi centrali, come nel caso
dell’Abruzzo, e comunque siamo coscienti dei limiti normativi dell’intervento
sindacale su questa materia. Ma riteniamo utile e necessario riprendere il
confronto  e, a tal fine, sollecitiamo i
territori che ancora non l’hanno fatto ad inviarci i dati e le osservazioni
sulla proposta dell’amministrazione. La quale ci ha annunciato che il DM
relativo sarà comunque emanato a fine mese, fatta salva una fase di monitoraggio
che, tramite un prolungamento della durata del tavolo tecnico, sarà attuata
fino a fine anno, quando si potrà eventualmente intervenire con un altro DM di
modifica.
A settembre partirà il bando sulla mobilità volontaria e il 27 luglio
è prevista la convocazione del tavolo tecnico e il 30 di quello politico.

Infine
ci hanno comunicato che sono partite le richieste di rinnovo comando per un
anno del personale proveniente dal comparto della scuola.

Come
potete notare è una corsa ad ostacoli, e gli ostacoli non mancano, ma la
dobbiamo percorrere nella consapevolezza delle difficoltà e della grave fase
che sta vivendo il Ministero nel suo complesso.

Roma, 17 luglio 2015   

Claudio Meloni

 FP CGIL Nazionale
MIBACT

 
 
 
 
 

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