La
valorizzazione e il rilancio dei beni culturali passano attraverso la
la
professionalità dei lavoratori,
senza
tagli al salario accessorio e ritardi nei pagamenti
Da troppi anni i lavoratori del MIBACT scontano ritardi
inaccettabili causati da atteggiamenti dilatori e incomprensibili, pur in
presenza di semplificazioni amministrative annunciate per i pagamenti
dovuti sulle maggiori prestazioni
effettuate.
Quella del MEF è una prassi costante dedita alla pratica
del rito del rinvio delle operazioni
contabili.
Ogni anno, da ormai 15 anni, con accordi di produttività,
gli stessi lavoratori garantiscono la fruizione del patrimonio culturale in
gestione statale per 11 ore al giorno e per 362 giorni l’anno.
Tale presenza ha prodotto e produce quotidianamente un
aumento esponenziale del flusso di visitatori -e relative entrate- ai nostri
siti, flusso facilmente verificabile nelle statistiche ufficiali.
Ciò nonostante, pur in presenza di prestazioni certe e
verificabili di produttività, i lavoratori hanno dovuto subire una costante
campagna di denigrazione pubblica, spesso ispirata dagli stessi esponenti della
classe politica che, scientemente, pensano di frantumare o fiaccare la tenuta
del servizio pubblico.
Non si placa ancora la tendenza a porre in essere manovre
subdole per praticare ulteriori tagli al salario accessorio, anche a fronte
della recente pronuncia dell’incostituzionale blocco del rinnovo dei contratti
protratto per troppi anni.
È GIUNTO IL MOMENTO DI DIRE BASTA!
IL GIORNO 24 LUGLIO DALLE ORE 10.00 ALLE ORE 13.00 E’
INDETTA UNA GIORNATA NAZIONALE DI MOBILITAZIONE IN DIFESA DEI DIRITTI
CONTRATTUALI E DEL LAVORO NEI BENI CULTURALI.
IN QUESTA GIORNATA SARANNO PROGRAMMATI DEI SIT IN DI
FRONTE AL MINISTERO DELL’ECONOMIA E DI FRONTE ALLE RAGIONERIE TERRITORIALI
DELLE CITTA’ CAPOLUOGO DI REGIONE PER PROTESTARE CONTRO GLI INACCETTABILI
RITARDI NEI PAGAMENTI E IN DIFESA DELLA DIGNITA’ DEL LAVORO PUBBLICO AL
SERVIZIO DEI CITTADINI!
VI INVITIAMO
A PARTECIAPRE NUMEROSI