La strana vicenda degli Uffizi e il Primo Maggio: il Segretario Generale contraddice il Ministro con dichiarazioni irresponsabili sulla presunta irresponsabilità dei lavoratori.
In questi giorni stiamo assistendo ad un balletto un po’ surreale nato dalla mancata apertura straordinaria alla Galleria degli Uffizi per il Primo Maggio prossimo venturo. L’accordo, come sapete, prevede l’adesione volontaria dei lavoratori in quanto si tratta di apertura straordinaria in un giorno che, per effetto di previse disposizioni normative, i Musei, i siti archeologici, ecc., devono rimanere chiusi.
Il balletto ci potrebbe interessare poco se non avessimo registrato una dichiarazione del Segretario Generale arch. Recchia al giornale “La Nazione” che in sostanza accusa i lavoratori della Galleria di irresponsabilità. Un’accusa gratuita e ingiustificata a cui ha risposto in modo del tutto appropriato e civile il comunicato stampa che abbiamo fatto a livello territoriale con la UIL. Ma per noi è assolutamente ingiustificabile questo continuo tentativo di colpevolizzare i lavoratori, a maggior ragione in una fase in cui proprio i lavoratori stanno dimostrando grande senso di responsabilità a fronte del caos organizzativo da riforma che sta vivendo il ministero. Per cui rinviamo l’accusa di irresponsabilità al mittente e giudichiamo assolutamente grave che si esponga al pubblico ludibrio chi sta operando con coscienza e competenza a fronte di scelte organizzative discutibili, per non parlare dei comportamenti dirigenziali che stiamo registrando.
Inoltre va ricordato che, in occasione delle mancate aperture di fine anno, questa volta decise “responsabilmente” proprio dal Ministero, lo stesso Ministro Franceschini è stato oggetto di virulenti ed ingiustificati attacchi mediatici ai quali ha giustamente reagito con dichiarazioni che nella sostanza ricalcano quelle contenute nel nostro comunicato stampa unitario. Le riportiamo testuali dal sito MIBACT: “L’accordo del giugno scorso coi sindacati prevede un nuovo calendario definitivo di aperture straordinarie per Pasqua, Lunedì dell’Angelo, 25 aprile, Ferragosto e, con trattative annuali, anche il 1 maggio. Oltre a tutte le domeniche. Chiusi invece i musei per Natale e Capodanno. Scelta permanente, non solo per quest’anno, per evitare cambiamenti continui di calendario e soprattutto per allinearsi con quanto avviene in tutto il mondo. Sono chiusi per le due festività tra gli altri il Louvre, il British, la National Gallery di Londra, il Reina Sofia, l’Ermitage, il Met, i Musei Vaticani, l’Acropoli di Atene, Versailles.. Chiusi per Natale anche il Moma, la Tate Modern, il Museo d’Orsay, il Gugghenheim. Potrei proseguire nell’elenco lunghissimo: tutti i grandi musei infatti sanno bene che i comportamenti familiari e turistici di Natale e Capodanno non si conciliano con l’apertura dei musei e che comunque dovendo scegliere per ragioni contrattuali o di risorse, molto meglio tenere aperto in giornate primaverili o estive.” Noi specifichiamo solo che anche il Primo Maggio gran parte dei Musei citati dal Ministro sono chiusi e invece noi assicuriamo la quasi totalità dei siti aperti, tranne, appunto, la Galleria che ormai da molti anni non aderisce a questa apertura straordinaria. Aggiungendo che, se il Ministero fosse davvero responsabile, ci avrebbe già da tempo proposto l’accordo per l’elevazione dei festivi in assenza del quale sono a rischio le stesse aperture domenicali. E, se fossimo dietrologi, penseremmo che le dichiarazioni le ha fatte il Segretario Generale proprio per non esporre il Ministro ad esternazioni in aperta contraddizione con quelle fatte non più tardi di quattro mesi fa.
Pertanto esprimiamo la nostra più sentita solidarietà ai lavoratori della Galleria degli Uffizi, che contribuiscono in modo qualificato e incisivo alla valorizzazione del nostro patrimonio culturale, precisando che ogni ulteriore tentativo ingiustificato di criminalizzazione a mezzo stampa sarà da noi considerato come volontà di conflitto contro i lavoratori ed i loro rappresentanti.
Di seguito il comunicato stampa FP CGIL e UIL PA di Firenze:
” In relazione all’articolo apparso il 21 aprile sul vostro giornale, con il titolo “Musei chiusi, riesplode il caso”, FP CGIL e UIL PA Firenze ringraziano il Dott. Natali, le cui dichiarazioni riportano fedelmente l’orientamento del personale di Uffizi e Accademia, che da anni rivendica il diritto a fruire delle sole tre festività garantite dal contratto (Natale, Capodanno e Primo Maggio) non aderendo ai progetti nazionali di apertura, che vengono da noi condivisi solo perchè basati su adesione volontaria.
Apprezzano che si riporti il tema delle aperture dei musei sul terreno di un confronto realistico con le maggiori strutture europee: il Primo Maggio il Louvre e il Museo d’Orsay sono chiusi, il Prado è chiuso, il Museo dell’Acropoli di Atene è chiuso (…a proposito di “petrolio” culturale”), anche i Musei Vaticani sono chiusi !
Replicano al Segretario Generale Dott.ssa Recchia che il Primo Maggio l’offerta dei musei statali fiorentini è garantita dall’apertura di strutture di assoluta eccellenza quali il Bargello, Palazzo Davanzati, il Giardino di Boboli, il circuito delle Ville Medicee, il Cenacolo di Andrea del Sarto e il Museo Archeologico, che certamente meritano una maggior attenzione, non solo mediatica ma soprattutto dello stesso Ministero : chiediamo investimenti che ne valorizzino il potenziale e che ne garantiscano la conservazione come patrimonio dell’umanità.”
Roma, 24 aprile 2015
FP CGIL NAZIONALE
Claudio Meloni