MIBACT: mancato rispetto degli obblighi informativi – lettera ai vertici e comunicato fpcgil

01 Aprile 2015

 
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Lettera ai vertici
 

  Roma, 1 aprile 2015
 

Al MIBACT
 

Al Capo di Gabinetto
Prof. Giampaolo D’Andrea
 

Al Segretario Generale
Arch. Pasqua Antonia Recchia
 

Al Direttore Generale per l’organizzazione
Dr. Gregorio Angelini
 

 

Oggetto: questioni irrisolte e mancato rispetto degli obblighi informativi.
 

 

Sig. Capo di Gabinetto, sig, Segretario Generale, sig. Direttore Generale,
 

Questa nostra per fare il punto della situazione su alcune problematiche delicate per le quali occorre una accellerazione subito dopo le vacanze pasquali.
Le questioni non riguardano direttamente l’attuazione della riforma, anche se su questo punto rimaniamo in attesa di avere visone preliminare della Circolare concordata nell’ultima riunione. Il ritardo che stiamo registrando sta purtroppo avendo pesanti riflessi sui territori e in particolare nelle regioni, come ad esempio la Sardegna e la Calabria, prive a tutt’oggi dei nuovi dirigenti ed in qualche caso anche degli interim. Pesanti riflessi che stanno comportando in quei territori  l’avvio di proclamazione dello stato di agitazione per protestare contro il sostanziale fermo delle attività ordinarie, ed in particolare le attività connesse alla gestione amministrativa e quelle relative ai procedimenti di tutela. Sul punto registriamo inoltre la mancata informativa sullo stato delle nomine dei dirigenti di seconda fascia, informativa più volte richiesta e mai pervenuta. Restiamo in attesa altresì dell’informativa sulla convenzione Servizio Civile, che altre organizzazioni sindacali hanno già misteriosamente reperito e trasmesso. Non ci pare un comportamento corretto, lo sottolineiamo per l’ultima volta: il diritto di informazione è previsto dalle norme contrattuali e invece in questa amministrazione si trasforma in un favore. Per cui chiediamo con urgenza di avere le informazioni richieste. A completamento aggiungiamo che per noi è importante avviare il processo di riconoscimento dei passaggi orizzontali subito dopo il 20 aprile p.v..
Di seguito invece i punti che sottoponiamo alla vostra attenzione e che riguardano più strettamente la contrattazione integrativa:
FUA 2015: abbiamo la necessità urgente di fare un accordo ponte che consenta la retribuzione del salario accessorio entro il mese di luglio per quel che riguarda le quote FUA maturate e dovute ai lavoratori. Per fare questo dobbiamo avere l’accordo registrato entro massimo il mese di maggio p.v.. È di tutta evidenza l’importanza del rispetto di tale data e ci preoccupa l’atteggiamento dell’UCB che ancora non ha provveduto a fornire la quantificazione contabile per l’anno in corso. Pertanto sarà opportuno calendarizzare una riunione specifica dopo le festività pasquali ed avviare il percorso relativo: non ci possiamo permettere ritardi nell’erogazione del salario accessorio.
Complementare ed altrettanto urgente è la stipula dell’accordo per l’elevazione delle prestazioni festive da un terzo al 50%. Spiace sottolineare che dobbiamo essere noi a sollecitare un atto che dovrebbe interessare l’Amministrazione per gli effetti evidenti sulla programmazione delle attività. Ricordiamo che la mancata stipula dell’accordo equivale alla mancata copertura economica delle prestazioni festive eccedenti il terzo e che tutto questo potrà comportare la chiusura programmata dei siti nei giorni festivi. Nessuno peraltro può pensare che l’accantonamento previsto per le turnazioni comporti anche il pagamento di queste prestazioni in assenza di accordo specifico. Per cui chiediamo di avere con cortese urgenza una proposta di accordo nella prossima riunione di contrattazione nazionale.
Accordo per la distribuzione dei 318 posti residui sulle progressioni economiche del personale. Nel mese di dicembre u.s. abbiamo sottoscritto l’accordo, nel mese di febbraio ci è stato comunicato che l’accordo, contrariamente alle previsioni, non aveva registrato particolari difficoltà presso gli organi di controllo, fatta salva la necessità di inserire il finanziamento già approvato nella legge di assestamento di bilancio 2015,  nel mese di marzo abbiamo registrato, con un certo sconcerto, le dichiarazioni della neonominata dirigente alle relazioni sindacali che ci ha comunicato che su questo accordo “il MEF ha fatto muro”. Ci chiediamo cosa questo possa significare alla luce delle prerogative degli organi di controllo. Presumiamo che ci sia stato un rilievo e a questo punto siamo curiosi di conoscere le motivazioni del cosiddetto muro. Anche questo è un punto di particolare rilevanza: abbiamo più volte richiamato l’esigenza del rispetto di accordi sottoscritti e certificati, per i quali già da tempo l’Amministrazione, di concerto con l’UCB, ha proceduto all’accantonamento delle somme relative alla copertura economica di n. 6752 passaggi economici. Pertanto chiediamo con urgenza di conoscere le motivazioni formali che producono gli attuali impedimenti. In assenza di queste saremo costretti ad individuare le responsabilità conseguenti nell’Amministrazione.
Decreto di inquadramento del personale comandato proveniente dai comparti extra turn over. Chiediamo di conoscere quale è lo stato dell’arte e sollecitiamo un intervento diretto a sbloccare gli eventuali ostacoli burocratici. Ricordiamo al riguardo che la legge di stabilità 2015 ha disposto il rientro del personale della scuola a qualunque titolo in servizio presso altre amministrazioni a decorrere dal 1 settembre 2015. I tempi sono dunque molto ristretti e, considerato che è stata annunciata come imminente l’emanazione del decreto di equiparazione economica tra i diversi comparti pubblici,  riteniamo che questa lunga e defatigante procedura debba essere conclusa nel più breve tempo possibile secondo gli accordi a suo tempo raggiunti sul tavolo nazionale.
Incontro con il sig. Ministro per la questione riqualificazioni tra le aree: apprezzando la disponibilità del sig. Ministro chiediamo di individuare la data del confronto. Nel merito ribadiamo che ci attendiamo un preciso impegno politico sulla questione, che dal nostro punto di vista assume la stessa centralità che attribuiamo alla problematica dei passaggi orizzontali. La carenza di professionalità essenziali nell’area terza è una condizione che può condizionare in senso negativo  il processo di composizione degli organici professionali.  Così come la riapertura del passaggio dalla prima alla seconda area può risolvere la questione delle eccedenze presenti nell’organico in prima area, liberando e rendendo fruibili i posti che sono stati congelati con il decreto “art bonus” nella seconda e terza area. Tutte queste operazioni avrebbero un costo minimo, addirittura inesistente per i passaggi dalla prima alla seconda area, mentre i benefici sarebbero di gran lunga maggiori proprio per le esigenze di riorganizzazione dell’Amministrazione.
Affrontare e risolvere queste problematiche crediamo sia nell’interesse di tutti, e certamente l’atteggiamento della parte sindacale ed in particolare il nostro ne risulterebbe beneficiato e ci consentirebbe di fronteggiare con il consueto spirito costruttivo la delicata fase di transizione che sta vivendo il ministero.
Certi della vostra attenzione restiamo in attesa di formale riscontro.
Distinti saluti
 

 

Claudio Meloni
Coordinamento Nazionale FP CGIL MIBACT
 

 

 

 
 
 
 
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