Roma, 23 marzo 2015
Al Sottosegretario alla Presidenza
del Consiglio dei Ministri
On. Graziano Del Rio
Le scriviamo in relazione alla prossima emanazione del DPCM che dovrebbe stabilire le modalità di soppressione dei TAR di Latina, Parma e Pescara.
Ad avviso delle scriventi OO.SS. le Sedi staccate soppresse potrebbero rimanere a funzionare come Sedi decentrate sul territorio delle Sedi TAR capoluogo. Il che consentirebbe di evitare un possibile aggravio di spesa che, inevitabilmente, comporterebbe lo spostamento di personale, uffici e fascicoli.
In questo modo si manterrebbe il rapporto diretto con l’utenza sul territorio e si scongiurerebbe al contempo il plausibile aumento dei costi per allocare nelle Sedi capoluogo uffici e archivi.
Facendo operare come Sedi decentrate dei TAR capoluogo, inoltre, si risparmierebbe anche sulla spesa di un non più proponibile Presidente di sede staccata di TAR, rientrando nelle competenze del Presidente di Sezione interna.
Inoltre, è bene considerare che il DL 90/14 ha stabilito che un dipendente pubblico può essere trasferito a non più di 50 km dalla sede di appartenenza e che nessuna delle tre sedi succitate rientra in queste caratteristiche.
Dunque il Governo dovrà evidentemente stabilire nel DPCM che il personale si possa spostare solo su base volontaria e chi non voglia essere trasferito oltre i 50 km debba avere la possibilità di transitare in altre amministrazioni.
Evidentemente l’accorpamento di queste sedi avrà come effetto un aumento del carico di lavoro per le sedi accorpanti senza incremento di personale.
E’ bene sottolineare inoltre, che a causa del blocco del turn over il personale delle sezioni staccate che si vorrebbero sopprimere, ha in media oltre 55 anni ed il contratto bloccato da 8 anni.
Certi di un sollecito riscontro le inviamo distinti saluti.
FPCGIL CISL FP UILPA
Chiaramonte Bonomo Ponti