INPS: una normale (?) giornata all’Inps

23 Febbraio 2015

 

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Comunicato
 

 
 Una normale (?) giornata all’INPS
 

Maria ha fatto tardi stamattina, la nipotina non ne voleva sapere d’essere lasciata al nido, piove e come sempre quando piove i pochi parcheggi vicini alla sede si riempiono subito.
Parcheggia a pagamento, altri 5 euro di tassa per lavorare e di corsa si avvia verso l’ufficio, attenta a non inciampare nei ponteggi che, da anni, fanno parte integrante della facciata della sede.
Timbra e dopo lo slalom tra armadietti, archivi stipati nei corridoi ed aver evitato il pattume, che oramai , da quando hanno ridotto le spese per le pulizie, fa parte dell’arredo, riesce a conquistare la sua scrivania.
Si siede e nell’attesa che il pc si metta in moto, ripassa i graffiti sul muro della sua stanza: anni e anni di vecchi poster, calendari e impronte di colleghi ormai in pensione stanno lì a ricordarle che è una vita che la sua stanza non viene ridipinta.
Francesco, dopo tanto penare, è riuscito ad ottener il toner per la sua stampante. Francesco è uno dei pochi a non dover utilizzare stampanti condivise e aspettava l’arrivo del toner come manna dal cielo. Peccato che appena inserisce la cartuccia una nuvola nera si diffonde per la stanza.

Elisabetta, che siede di fronte a Francesco, smette ti tagliare i fogli di carta in formato A3 per poterli utilizzare nella stampante , si alza sbuffando e va aprire la finestra nonostante la temperatura polare che c’è nella stanza, ma la nube tossica in qualche modo va fatta uscire.

Bruno intanto è disperato, si è accorto solo adesso che è finita la carta igienica!
Anna è esausta, la fila al suo sportello sta diventando chilometrica e non riesce a fare aprire un’altra postazione, il pc è rotto ormai da due settimane e di sostituirlo o aggiustarlo non se ne parla.
Il caldo è insopportabile ma la maniglia è rotta e se si apre la finestra poi non è più possibile richiuderla e forse non è il caso, visto che il sistema di aria condizionata fa le bizze e funziona solo quando gli pare.
La sede è una “quattro stagioni”, ci sono piani in cui si congela e altri in cui si soffoca.
Ivan, la guardia giurata, osserva malinconico la vita che scorre all’interno della sede INPS, sono ormai anni che siede dietro il bancone all’ingresso , ha visto epoche in cui i cittadini entravano preoccupati e uscivano sorridenti e rassicurati, ora vede gente che entra incazzata e esce imbufalita e spesso e volentieri è dovuto intervenire in difesa del personale, un personale che da l’idea di essere in trincea piuttosto che ad uno sportello, tra procedure che non funzionano, cantieri aperti e mai chiusi, soldi spesi non si sa come e perché e sorrisi spenti che hanno lasciato spazio a rabbia e livore.”

Quella descritta potrebbe essere una normale giornata di vita lavorativa all’Istituto.
Molti sono i problemi che stiamo affrontando : i passaggi, l’omogeneizzazione, risorse da destinare alla contrattazione integrativa, il sistema di misurazione della produttività ecc. ecc., argomenti sui quali abbiamo portato l’amministrazione al confronto con la sottoscrizione degli accordi di programma.
Ma ci sono altri aspetti per noi non meno importanti: la qualità della vita sul posto di lavoro e la trasparenza nella gestione delle risorse.
Come FP CGIL continueremo a pretendere dall’INPS la garanzia della salubrità dei luoghi di lavoro e la sicurezza dei lavoratori, nonché pretenderemo la massima trasparenza nell’uso delle risorse pubbliche al fine di verificare la correttezza e la legittimità delle procedure.
Per fare questo il ruolo delle RSU per noi è fondamentale.
Ci batteremo affinché le RSU vengano informate di come e del perché ogni singolo euro viene speso all’interno delle sedi.
Così facendo avremo più carta per le stampanti e migliori pulizie piuttosto che docce idromassaggio in qualche ufficio dirigenziale o sistemi di riconoscimento biometrici per accedere alle stanze di qualche direttore regionale.
Le risorse devono essere destinate al miglioramento dei servizi, al miglioramento della qualità della vita nei luoghi di lavoro e alla crescita professionale di tutto il personale.
Basta con le spese per esternalizzazioni, missioni inutili, affidamento all’esterno di incarichi, cantieri aperti e mai chiusi.

Roma 19/2/2015
 
Il Coordinatore Nazionale FP CGIL INPS
Oreste Ciarrocchi

p.s. in allegato le due ultime lettere inviate al direttore generale contro iniziative “spendi e spandi”

 
 
 
 
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