MIBACT: il programma della Fpcgil per il Mibact – Piattaforma

10 Febbraio 2015

 

News

 
IL PROGRAMMA DELLA FP CGIL PER IL MIBACT
 

 Roma, 9 febbraio 2015  
 
 
In allegato la piattaforma della FP CGIL per il MIBACT, un corposo documento che ci auguriamo possa esservi utile durante la campagna elettorale sia per informare di quanto è stato fatto nel corso di questi ultimi difficili anni sia per confrontarci con i lavoratori sul merito delle proposte che intendiamo avanzare nella fase successiva alle elezioni delle RSU. Il documento è naturalmente aperto a critiche, suggerimenti e integrazioni.
 
Funzionari ombra.
In occasione della riunione del 10 febbraio il gruppo dei cosiddetti “funzionari ombra” ha preannunciato una manifestazione nazionale davanti al ministero per premere nei confronti dell’amministrazione in funzione delle iniziative che la stessa deve assumere per garantire la riapertura degli scorrimenti tra le aree. Noi siamo d’accordo con ogni iniziativa finalizzata alla riapertura degli scorrimenti, anche perché siamo stati noi a chiedere di inserire il punto all’odg della riunione di domani. In tale contesto ci pare doveroso chiarire che noi non riteniamo di entrare in una polemica sui numeri, ovvero se devono essere 460 o di più, e ci permettiamo un invito all’unità tra tutti i lavoratori interessati. Noi semplicemente pensiamo che non dobbiamo fermarci a fronte di una opportunità e che l’ampliamento dei numeri può essere una prospettiva concreta se si riapre il processo. E, se dobbiamo restare ai numeri previsti dal cassato emendamento Di Lello, o dalla norma approvata per le Dogane, dobbiamo parlare di quelli derivanti dalle previsioni del turn over, ovvero, per il 2015, del 40% delle uscite per pensionamento, che sarà un numero inferiore ai 460. Pertanto per noi il problema principale resta quello di riaprire la possibilità degli scorrimenti e, in questa riapertura, garantirne il maggior numero possibile. E questa nostra valutazione si basa non solo sulle legittime aspirazioni dei lavoratori, ma sulla questione professionale che agita questo Ministero e che adesso pone la necessità, anche per lo stesso, di aprire un processo che consenta l’utilizzo adeguato del patrimonio professionale in una fase in cui una riorganizzazione complessa certamente lo richiede. Quindi noi non ci poniamo limiti che non siano quelli attualmente resi invalicabili delle norme, ovvero i numeri di carenza presenti in terza area e le percentuali di turn over previste. Tramite un processo che si deve aprire e non chiudere nel 2015 con una norma specifica, per proseguire sulla base delle carenze che via via si possono determinare.
Ricordiamo che analogo ragionamento si può fare per gli idonei di prima area che anche loro devono poter avere le opportunità di scorrimento.
 
Una opportuna rotazione.
Sempre in merito alle prossime nomine riteniamo di dover sollecitare una opportuna rotazione tra i dirigenti in quei territori dove, per motivi diversi, è arrivato a consunzione il rapporto tra questi ed il contesto territoriale nel quale operano. Senza dover citare sempre la città di Napoli, dove la questione ci pare assodata, ci giungono notizia analoghe dalla Calabria, dove si è consumato un ennesimo scontro istituzionale tra la Soprintendente arch. Eichberg e le istituzioni locali in relazione a dei lavori da svolgere a Reggio Calabria e dove assistiamo ad un logoramento progressivo delle relazioni sindacali, come ci segnalano i nostri territoriali. Senza entrare nel merito della vicenda, che ci pare materia di ispezione ministeriale, pensiamo però che la nuova tornata di nomine in questi casi possa essere una opportuna occasione per avviare un utile avvicendamento in Calabria che possa ripristinare un clima di collaborazione essenziale per  le attività su territori particolarmente delicati e un clima lavorativo più adeguato  nell’organizzazione interna.
 
Legge 68/99: una buona notizia
È di questi giorni la notizia che l’amministrazione sta provvedendo a tramutare full time le assunzioni delle categorie protette a part time di 4 anni fa. Interessano pochi lavoratori ma lo riteniamo un segnale positivo rispetto alla volontà dell’amministrazione di applicazione della legge e per aver accolto la nostra interpretazione circa la non valenza dei soprannumeri in prima area ai fini delle assunzioni delle categorie protette.
 
FP CGIL NAZIONALE MIBACT
Claudio Meloni

 
 

 
 
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