CHIAREZZA, TRASPARENZA E RINNOVAMENTO
Abbiamo assistito in questi giorni ad una tempesta mediatica che si è addensata sul capo di una Dirigente di questo Ministero, per via di alcune intercettazioni provenienti dall’inchiesta sul malaffare romano da cui emergerebbe una logica di favori clientelari di carattere familistico. Non siamo certo noi ad emettere sentenze e riteniamo che in questi casi occorre attendere le conclusioni delle indagini in corso prima di fare valutazioni sull’operato delle persone. Ci auguriamo pertanto che la dr.ssa Buzzi riesca a dimostrare la sua estraneità all’episodio rilevato nelle recenti cronache, in caso contrario ci troveremmo di fronte ad un grave episodio clientelare in palese contrasto con il codice etico oltre che con quello penale. Ma pur non ritenendo questo episodio possa formalmente incidere con i criteri delle nuove nomine dirigenziali, nel senso che siamo di fronte ad una possibile violazione del codice penale che deve essere dimostrata nelle forme e nei modi previsti dal Diritto, pensiamo di dover consigliare pubblicamente alla stessa Dirigente un passo indietro, ovvero una modalità comportamentale poco nota e poco apprezzata nel nostro paese, quella di attendere serenamente l’operato della Giustizia rinunciando a concorrere ad incarichi il cui prestigio è direttamente proporzionale al grado di esposizione pubblica.
Allo stesso tempo ci auguriamo che il balletto delle nomine in corso presso il Collegio Romano non sia solo occasione per un ennesimo giro di valzer delle poltrone che contano, che ci sia insomma chiarezza, trasparenza e rinnovamento sui criteri adottati e le scelte conseguenti. Non vorremmo infatti ritrovarci di fronte a scenari già visti con scelte preannunciate mediaticamente che regolarmente trovano conferme nei decreti, e di nomi ne girano a sufficienza e non tutti li giudichiamo francamente all’altezza dei delicati compiti di trasformazione radicale della struttura del Ministero. Per questo certo non risparmieremo il nostro diritto di critica rispetto ad eventuali scelte che riterremo non convincenti o, peggio, ispirate da logiche estranee al principio di funzionalità dell’Amministrazione.
Roma, 15 dicembre 2014
Claudio Meloni
Coordinamento Nazionale FP CGIL MIBACT