Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: Aggressioni al personale ispettivo – Richiesta incontro urgente.

24 Novembre 2014

 

News

 
Aggressioni al personale ispettivo – Richiesta incontro urgente
 

 Roma, 24 novembre 2014
 

Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
Giuliano Poletti
 

Al Segretario Generale del Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali
Dr. Paolo Pennesi
 

Al Direttore Generale della Direzione Generale
Politiche del Personale, Innovazione Organizzativa,
Bilancio – UPD
Dr. Edoardo Gambacciani
 

Al Direttore Generale  della Direzione Generale
per l’Attività Ispettiva
Dr. Danilo Papa
 

 

Oggetto: Aggressioni al personale ispettivo. Richiesta incontro urgente.
 

Napoli, Padova, Venezia, Torino sono le città dove in questi ultimi giorni gli ispettori del lavoro sono stati aggrediti durante la loro “normale” attività di lavoratori pubblici, rappresentanti dello stato, al servizio dei cittadini.
Queste aggressioni, purtroppo, non sono più episodiche ma quasi quotidiane e dal vertice politico-amministrativo di questo Ministero non solo non abbiamo sentito alcuna voce a tutela del  personale ispettivo ma soprattutto, ad oggi, non c’è stata ancora nessuna risposta concreta.
 Negli ultimi mesi si sono svolti alcuni incontri tra Organizzazioni Sindacali e Amministrazione per cercare di dare almeno una risposta alle varie problematiche presenti; abbiamo dovuto tristemente prendere atto che il vertice politico-amministrativo riesce solo a “narrarci” uno “splendido futuro” ma non riesce a dare nemmeno una (non 10 ma almeno 1) risposta materiale alle gravissime condizioni lavorative del presente.
Siamo stufi di questo vertice politico-amministrativo che rimane silente ma soprattutto non fa nulla di concreto per ridare dignità e tranquillità al lavoro quotidiano del personale ispettivo.
L’Amministrazione, se vuole, è in grado di prendere immediatamente delle iniziative per restituire rispettabilità al alla funzione ispettiva, ed alcune di queste sono anche a “costo zero”.


Infatti, visto il susseguirsi degli episodi di violenza ed intimidazione nei confronti degli ispettori del lavoro, valutiamo ormai inderogabile una seria valutazione dei rischi connessi all’attività ispettiva e riteniamo necessario che:
 
–  Nel Documento di Valutazione del Rischio (DVR) delle DTL, oltre al rischio da stress correlato, vada inserita una specifica previsione sui possibili rischi cui gli ispettori sono esposti – primo fra tutti, il rischio aggressioni – con le relative misure che l’Amministrazione intende adottare superando l’impostazione che, ai fini della sicurezza, considera gli ispettori del lavoro alla stregua di normali impiegati addetti alle relazioni col pubblico;
–  Conseguentemente, nei protocolli sanitari utilizzati dai medici competenti vanno inserite tutte quelle indagini sanitarie e psicologiche atte ad evidenziare la presenza di stati di ansia, panico, ecc. direttamente ricollegabili alla attività svolta e rientranti nell’ambito del cosiddetto stress da lavoro correlato, mai considerato dall’Amministrazione finora;
–  Deve essere previsto un piano formativo, per il personale effettivamente addetto all’attività ispettiva, finalizzato alla capacità di “raffreddamento dei conflitti”. Infatti riteniamo che l’ispettore debba essere dotato degli strumenti dialettici che gli consentano di valutare e gestire le reazioni dei datori di lavoro sottoposti a verifica.
–  Il Ministero deve sempre costituirsi parte civile nei procedimenti in cui siano parti lese i funzionari dell’amministrazione.
 
Inoltre, oggi, siamo ancora più convinti che per fronteggiare questo clima devastante è urgente avviare una serrata campagna mediatica per riaffermare l’importanza imprescindibile della funzione e del ruolo degli ispettori del lavoro, il cui operato è disciplinato dalla legge, per garantire la presenza dello Stato, la legalità, il contrasto  al lavoro nero, gli infortuni sul lavoro e gli imprenditori onesti, contrastando chi non rispetta le leggi.
In più ci sembra doveroso ricordare alcune delle questioni aperte su cui il vertice politico-amministrativo, ad oggi, non ha dato risposte:
                                                                            
–  La necessità di aumentare le complessive risorse per l’attività istituzionale del personale;
–  L’assicurazione KASCO sulle automobili utilizzate per servizio va estesa agli atti vandalici ed intimidatori. Va inoltre prevista un’assicurazione a favore del personale, effettivamente adibito ai servizi ispettivi, che copra anche i rischi fisici.
–  L’adeguamento dell’indennità chilometrica alle tariffe ACI;
–  La revisione del regolamento delle trasferte, che preveda l’anticipo sulle spese di missione, senza che “l’ispettore” copra “le spese di lavoro” aspettando mesi per la restituzione;
–  La revisione dell’accordo nazionale sull’orario di lavoro. Infatti, svariati dirigenti territoriali, hanno arbitrariamente derogato dall’accordo stesso, adottando una diversa articolazione dell’orario di lavoro senza un confronto con le rappresentanze sindacali;
–  La necessità della copertura assicurativa per l’attività svolta,
–  Banche dati facilmente accessibili;
–  Mobilità interna del personale etc. etc.
 
Pertanto la FP CGIL, considerato che risulta necessario dare al più presto risposte concrete ai lavoratori, pur ribadendo lo stato di agitazione a suo tempo proclamato, chiede di riaprire immediatamente il tavolo di confronto tra  Organizzazioni Sindacali e Amministrazione su tutta la problematica relativa alla attività ispettiva per poter dare risposte tangibili e immediate; non più solo parole.
 

Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Giuseppe Palumbo
 

 

 
 
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