GIUSTIZIA: riforma giustizia unep

19 Novembre 2014

 

News

 
Riforma giustizia unep
 

  

Roma 18.11.2014
                                                                                                                     Al Ministro della Giustizia
                                                                                                                                             On Orlando
Al Capo di Gabinetto
Pres. Melillo
All’Ufficio Legislativo
Ministero della Giustizia
Al Capo Dipartimento dell’OG
Pres. Barbuto
 

Le recenti e significative modifiche apportate al Processo di esecuzione dal decreto-legge del 12 settembre 2014, n. 132, convertito il 10 novembre 2014 in legge n. 162 recante: «Misure urgenti di degiurisdizionalizzazione ed altri interventi per la definizione dell’arretrato in materia di processo civile.», dispongono all’art. 19 c. 2 la ricerca dei beni da pignorare da parte dell’ufficiale giudiziario, mediante collegamento telematico diretto ai dati contenuti nelle banche dati delle pubbliche amministrazioni e, in particolare, all’anagrafe tributaria, compreso l’archivio dei rapporti finanziari, al pubblico registro automobilistico e in quelle degli enti previdenziali, per l’acquisizione di tutte le informazioni rilevanti per l’individuazione di cose e crediti da sottoporre ad esecuzione, comprese quelle relative ai rapporti intrattenuti dal debitore con istituti di credito e datori di lavoro o committenti.
Le indegini patrimoniali rappresentano un elemento essenziale per la tutela del credito e per la riduzione dei tempi di Giustizia.
Perché la riforma abbia buon esito e trovi effettiva attuazione è indispensabile consentire al più presto l’accesso diretto da parte dell’ufficiale giudiziario alle banche dati con l’emanazione, nel più breve tempo possibile, del disposto decreto del Ministro della Giustizia di cui all’art. 155 quater disp. att. c.p.c., fornendo i collegamenti telematici e le relative password necessarie per gli accessi telematici agli Ufficiali Giudiziari e ai Funzionari UNEP preposti alle attività di esecuzione.
Del resto, gli uffici NEP sono ormai dotati di autonomi strumenti tecnologici e potrebbero, se necessario, dotarsi delle eventuali ulteriori risorse hardware facendo ricorso al fondo spese di ufficio, disponibile presso ognuno di essi e sotto il controllo diretto da parte del Capo dell’ufficio: così non gravando in alcun modo sul bilancio erariale e consentendo l’avvio dell’attività con la sola emanazione del decreto qui invocato.
L’innovazione al processo di esecuzione sarà in tal modo più proficua e potrà al più presto consentire la messa a regime del nuovo sistema di accertamento a sostegno dei creditori e del mercato nel giro di poche settimane, in considerazione del ruolo centrale delle nuove attività affidate dalla riforma agli ufficiali giudiziari e funzionari UNEP.
 

    CGIL FP                     CISL FP                            UIL
Nicoletta Grieco          Eugenio Marra            Domenico Amoroso
 

 
 
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