Ieri abbiamo avuto una importante riunione del tavolo nazionale che ha licenziato la circolare sulla stabilizzazione dei distacchi, il cui testo vi inviamo. Riteniamo assolutamente significativo il risultato ottenuto in primis perchè è un obiettivo lungamente perseguito, secondariamente perchè ci consente di affrontare la fase dei decreti applicativi sgombrando il campo da una situazione ormai sedimentata nel corso degli anni e propedeutica alla definizione di piante organiche di sede reali e non fittizie. Si tratta di stabilizzare la posizione di circa 1900 lavoratori, che è un numero significativo corrispondente a più del 10% del personale in servizio. Nei prossimi giorni si apriranno le altre questioni pendenti, a partire dalla definizione dei passaggi orizzontali, i quali saranno definiti nell’ambito della rideterminazione degli organici per profilo professionale e su base regionale. Anche in questo caso riteniamo assolutamente indispensabile risolvere una situazione ormai non sopportabile di scostamenti professionali prolungati nel tempo sia per i riflessi sui lavoratori sia perchè impediscono una corretta determinazione del fabbisogno professionale occorrente allo svolgimento delle attività lavorative. Sulla questione della mobilità dei lavoratori è peraltro emerso l’impegno comune Il Capo di Gabinetto ci ha annunciato che la registrazione del DPCM è ormai alle sue fasi finali e che la prossima settimana saremo convocati dal Ministro Franceschini per l’avvio del confronto inerente i decreti applicativi. Quindi si aprono le danze ed al riguardo noi, nel ringraziare tutti coloro che ci hanno inviato documenti con i quali segnalano le possibili criticità rispetto alla definizione della nuova organizzazione territoriale, vogliamo rassicurare sul fatto che saranno tutte oggetto della nostra attenzione. Nell’ambito del confronto sui decreti applicativi noi riteniamo peraltro indispensabile un confronto anche in sede regionale per definire ed applicare i criteri di distribuzione del personale nei nuovi uffici, nonché per affrontare le criticità derivanti dagli accorpamenti e scorpori definiti dalla riforma.
La seconda notizia molto buona è il disegno di legge, che vi alleghiamo, che l’Amministrazione ci ha consegnato ieri e che riguarda lo scorrimento delle graduatorie per la riqualificazione dalla seconda alla terza area nel numero dei famosi 460 posti originariamente messi a concorso e mai autorizzati da MEF e Funzione Pubblica. La notizia è buona per due motivi:
il primo è che l’Amministrazione, ai suoi massimi livelli politico-amministrativi, sta dimostrando, con atti concreti, che intende dare attuazione al protocollo di intesa del 17 ottobre scorso e il secondo è che la questione degli scorrimenti del personale idoneo ai passaggi di area riemerge con forza non solo in relazione alle legittime aspettative dei lavoratori ma anche in riferimento alla necessità che l’Amministrazione ha di reperire professionalità che non si trovano se non facendo riferimento alle graduatorie degli interni. Naturalmente occorre mantenere i piedi per terra, il disegno di legge dovrà affrontare l’iter parlamentare ed essere trasformato in legge, per poter avere effetti concreti su questa annosa problematica.
Sempre in riferimento al protocollo di intesa abbiamo ricevuto una nota di forte critica su come la questione del personale riqualificato e non retribuito per effetto del blocco è stata messa nell’intesa. Noi vogliamo semplicemente chiarire due cose: la prima è che noi abbiamo chiesto ed ottenuto che anche questa situazione venisse inserita nel protocollo, in quanto originariamente non prevista, la seconda è che il nonché non intende essere affatto una svalutazione del problema come secondario rispetto agli altri. Riteniamo invece quella situazione assolutamente scandalosa come abbiamo più volte avuto modo di sottolineare nei nostri comunicati, legata ad un blocco dei trattamenti economici e normativi dai caratteri a nostro avviso incostituzionali e che va risolta al più presto, coerentemente con gli impegni assunti nel protocollo stesso. Rispettiamo il legittimo diritto alla critica di chiunque, ma in questo caso riteniamo molto semplicemente che essa è stata avanzata in modo fuorviante e derivante da un comprensibile stato di esasperazione dei lavoratori interessati.
La pessima notizia è invece quella che i cosiddetti organi di controllo, sulla base di motivazioni del tutto pretestuose ed in contrasto con l’accordo sulle progressioni, non intendono autorizzare il pagamento degli scorrimenti dei 320 posti residui. Il DG ci ha rappresentato questa situazione e noi abbiamo richiesto comunque di fare l’accordo previsto sulla base di un semplice ragionamento: l’accordo risulta perfezionato e regolarmente registrato dagli stessi organi di controllo per un impegno di spesa che ha determinato l’accantonamento delle risorse, e con la clausola di recupero dei posti non assegnati in prima battuta. Ci siamo lasciati con l’impegno comune di valutare la situazione alla luce delle obiezioni che abbiamo fatto sulla evidente illegittimità della posizione di UCB e MEF, impegno a cui noi daremo conseguenza con una nota unitaria nella quale esplicheremo in modo puntuale e preciso le violazioni che la mancata applicazione di questo accordo determinerà sul piano della esibilità di un accordo perfezionato tra le parti ai sensi del Codice Civile e successivamente, nel caso permanesse questo atteggiamento ostativo dei Ragioneri, valuteremo le azioni legali conseguenti nei confronti del MEF.
Vi aspettiamo domani a Roma per la grande manifestazione unitaria dei dipendenti pubblici, rassicurandovi sul miglioramento del clima.
Roma, 7 novembre 2014
Claudio Meloni
FPCGIL Nazionale MIBAC