Sicurezza: assegnazione e destinazione d’uso delle Caserme Agenti della Polizia Penitenziaria

09 Ottobre 2014

 

News

 
Lettera al Ministro Orlando e al Capo di Gabinetto Dr. Melillo

 Roma, 9 ottobre 2014 
 
Al Ministro della Giustizia
On. Andrea Orlando 
    

Al Capo di Gabinetto
del Ministero della Giustizia
Dr. Giovanni Melillo     
                           

    
 Oggetto:  assegnazione e destinazione d’uso delle Caserme Agenti della Polizia Penitenziaria.
 

Egregio Ministro,
giungono dagli istituti penitenziari del nostro Paese notizie allarmanti circa l’errata interpretazione che alcuni Direttori d’istituto penitenziario avrebbero dato alle disposizioni contenute nel P.D.G. 11 marzo 2014, nonché alla recente Circolare GDAP-0179260 del 21.05.2014 sull’argomento in oggetto.
La suddetta circolare prevede, infatti, il pagamento di una quota forfettaria giornaliera quale corrispettivo dei servizi collegati al normale uso degli alloggi collettivi di servizio da parte del personale di Polizia Penitenziaria, mentre per le camere di pernottamento delle caserme agenti, utili a consentire la permanenza del personale presso gli istituti medesimi per garantirne la sicurezza, non è prevista alcuna corresponsione di oneri.
Sulla base di quell’errata interpretazione, la Direzione Generale delle risorse materiali, dei beni e dei servizi del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria ha subito emesso appositi decreti con cui viene ad essere sancito il principio talune camere devono essere assegnate al personale richiedente come alloggi collettivi di servizio.
 
Vero è, purtroppo, almeno questo è quanto risulta alla scrivente O.S. da una indagine effettuata sull’intero territorio nazionale, che generalmente le suddette camere non sono ritenute affatto conformi ai criteri minimi di abitabilità stabiliti dal D.P.R. 81/08 tuttora in vigore, così come dalla Tabella “A” di cui all’art. 15 dell’attuale A.N.Q.
Considerato che non è possibile pretendere il pagamento di una quota ancorché forfettaria per una camera che nemmeno risponde ai criteri di abitabilità fissati per legge e che laddove tale ritenuta fosse indebitamente operata potrebbe certamente configurarsi una grave lesione dei diritti del personale di Polizia Penitenziaria dipendente, tale da giustificare possibili azioni legali, la Fp Cgil chiede un Suo autorevole intervento teso a disporre l’immediata sospensione del pagamento dei canoni e, contestualmente, l’avvio del processo di messa a norma delle caserme agenti degli istituti penitenziari.
Si resta in attesa di un cortese celere riscontro.
Con viva cordialità
 

Il Coordinatore Nazionale FP CGIL     Responsabile Nazionale FP CGIL
         Polizia Penitenziaria                         Comparto sicurezza 
        Massimiliano Prestini                         Francesco Quinti
 

 
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