Esiti della riunione sullo schema di organizzazione del Ministero della Giustizia.
Cari colleghi e colleghe,
nel pomeriggio di ieri si è tenuto l’annunciato incontro tra il Ministro della Giustizia e le organizzazioni sindacali sul regolamento di organizzazione del Ministero della Giustizia.
Nel suo intervento la FP CGIL, oltre ad illustrare il documento con le osservazioni fatte sulla proposta presentata dalla parte pubblica, consegnato al Capo di Gabinetto, ha chiesto al Ministro di aprire un coinvolgimento delle professionalità del mondo penitenziario nella costruzione dei decreti attuativi che seguiranno all’emanazione del D.P.C.M., ribadendo la necessità di portare almeno a 13 il numero dei PRAP, abolendo le macro aree prospettate, e di trovare una forma di coordinamento che possa garantire equità ed omogeneità nella gestione del personale di Polizia Penitenziaria dei due Dipartimenti. Si è chiesto, inoltre, di investire risorse nel progetto di costruzione del nuovo dipartimento, che vedrà confluire l’esecuzione penale esterna nel DGM, evitando nel modo più assoluto di effettuare un’operazione di mera sommatoria delle carenze dei due dipartimenti originari, che comporterebbe inevitabilmente il fallimento del progetto stesso.
Il Ministro ha replicato assicurando la volontà di proseguire il confronto con le organizzazioni sindacali anche nella fase di costruzione dei decreti attuativi, che dovranno adattare lo schema di organizzazione alle esigenze operative. Subito dopo ha ribadito la volontà di investire nel nuovo progetto che dovrà portare l’esecuzione penale esterna, in passato compressa dalle criticità del mondo penitenziario, nel DGM, dove la messa alla prova è stata sperimentata. Ha inoltre aggiunto che questo comporterà ovviamente un cambiamento epocale della professione del Poliziotto Penitenziario.
Roma, 9 ottobre 2014
Il segretario nazionale FP CGIL
Salvatore Chiaramonte