AGENZIE FISCALI
CONVENZIONI MINISTRO – AGENZIE FISCALI
UNA RIUNIONE INUTILE
La riunione del 31 luglio tra Dipartimento delle Politiche Fiscali e OO.SS, avente per oggetto ” Convenzioni Ministro-Agenzie Fiscali per il triennio 2014 – 2016 – informativa sindacale”, è stata l’ennesima dimostrazione di quanto la politica sia poco disponibile ad ascoltare le richieste dei lavoratori e dei loro rappresentanti. Ricordiamo che le Convenzioni regolano i rapporti tra Ministero ed Agenzie, rappresentano l’atto politico più importante tra i due soggetti: è dalla loro sottoscrizione che i piani aziendali, la verifica dei risultati e i sistemi incentivanti, ricevono la legittimazione. L’assenza dell’Autorità Politica, sostituita dal Direttore del Dipartimento delle Finanze, ha ridotto tale confronto a momento di solo ascolto delle OO.SS senza alcuna interlocuzione e dibattito vero. Non è stato possibile avere risposte rispetto al futuro delle Agenzie, se rappresentano per il Governo ancora un modello organizzativo da valorizzare ed incrementare, se sono ancora considerate uno strumento fondamentale per contrastare l’evasione fiscale, o se saranno depotenziate dalla cosiddetta riforma della P.A. Sarebbe stato difficile se non impossibile per il politico di turno giustificare la chiusura degli uffici con ” l’intento del costante miglioramento dei rapporti Fisco-Contribuenti, allo scopo di valorizzare ogni iniziativa finalizzata alla tempestività, semplicità e chiarezza nella fruizione dei servizi di informazione e assistenza“( punto 3 della Convenzione) e ancora “l’Agenzia svolge un ruolo determinante anche nelle attività dedicate al servizio e all’Assistenza ai cittadini/contribuenti per agevolare il più possibile l’adempimento spontaneo. ….La cura del rapporto con il contribuente è una condizione imprescindibile per favorire l’instaurarsi di una fattiva collaborazione tra cittadini e amministrazione finanziaria” ( piano aziendale dell’Agenzia delle Entrate allegato alla Convenzione). Ma evidentemente una cosa è la Convenzione altra cosa sono le politiche economiche del Governo, anche se il Ministro è lo stesso. Pensare che il contrasto all’evasione fiscale, il miglioramento dei servizi al cittadino si ottengano con la riduzione degli uffici sul territorio, degli organici, o delegittimando i lavoratori del fisco e la loro professionalità( vedi Enrico Zanetti, Sottosegretario all’Economia) è un nonsenso. L’unica risposta ricevuta è stata che il Ministro sarà informato delle osservazioni avanzate dalle OO.SS
I vertici politici del MEF hanno perso l’ennesima occasione per coniugare le politiche fiscali con la valorizzazione e tutela di chi quelle politiche deve attuare: i lavoratori del fisco.
Una nota positiva delle Convenzioni ha riguardato la presentazione del piano aziendale delle Dogane e dei Monopoli (allegato alla relativa Convenzione). Come abbiamo già scritto in un nostro precedente comunicato, si tratta di un piano aziendale unico, non diviso tra le due sezioni, che rappresenta il riconoscimento de facto da parte del Ministro dell’unicità dell’Agenzia e della sua unità operativa. E’ partendo da questo riconoscimento che è necessario pressare il Ministro, metterlo di fronte alle sue contraddizioni per arrivare al superamento delle due sezioni e all’equiparazione retributiva del personale.
Roma 4 agosto 2014 CGIL FP
Comparto Agenzie Fiscali
Luciano Boldorini