Con il documento allegato, la CGIL prende posizione sul negoziato in corso tra Unione Europea e Stati Uniti d’America sul cosiddetto TTIP – Transatlantic Trade and Investment Partnership (Partenariato Transatlantico su Commercio e Investimenti) che, nell’intenzione della Commissione Europea e dell’Amministrazione Obama, dovrebbe definire un’area di libero scambio transatlantica e forgiare le “nuove” regole del commercio internazionale.
Giunto al suo quinto round negoziale, il TTIP ha sollevato forti critiche dei sindacati, sia sul piano della mancanza di democrazia e trasparenza, sia per i suoi contenuti che mirano a modificare, “armonizzandole” tra i due continenti, le leggi e le normative ambientali, sociali, del lavoro, sulla salute e sicurezza,e in ogni altro ambito.
Di fronte alla posizione contraria di alcuni governi (ma non di quello italiano), la Commissione Europea ha aperto una pubblica consultazione sull’inserimento o meno, nell’eventuale trattato, di un meccanismo di risoluzione delle controversie investitori-stato (ISDS).
Il documento della CGIL conferma la posizione contraria che sta maturando nel sindacato europeo contro un simile meccanismo – che nega lo spazio di decisione politica alle istituzioni democratiche nazionali – e, più in generale, definisce le condizioni dei lavoratori e del sindacato perché i negoziati commerciali possano avere impatti positivi sul lavoro e lo sviluppo sostenibile.
La CES discuterà nei prossimi giorni la posizione del sindacato europeo ed è già avviata una stretta collaborazione con il sindacato statunitense AFL-CIO.