Medici – Sanità, 700 medici in meno solo la punta dell’iceberg, si rischia il collasso

05 Giugno 2014

NEWS

Sanità, 700 medici in meno solo la punta dell'iceberg, si rischia il collasso

Comunicato stampa di Massimo Cozza, Segretario Nazionale Fp-Cgil Medici

 
Roma, 5 giugno 2014
“La riduzione del numero dei medici, 700 in meno dal 2010 al 2011, indicata dall’Annuario Statistico Nazionale 2011 del Ministero della Salute, rappresenta solo una parte del trend negativo, a nostro dire allarmante. Alla luce del taglio lineare delle risorse, 30miliardi di euro, e del blocco del turn over, continuati anche nel triennio 2012-2014, questo dato è solo la punta si un iceberg che ha già colpito il servizio sanitario nazionale e nei prossimi anni rischia di frantumare il diritto alla salute dei cittadini”, questo il contenuto di una nota di Massimo Cozza, Segretario Nazionale Fp-Cgil Medici.

“Sacrosanto da questo punto di vista è l’appello di ‘Health workers for all’ ai governi europei – continua Cozza – per chiedere un impegno concreto contro la carenza prevista di circa 1milione di operatori sanitari entro il 2020. Per l’Europa culla del welfare state, sarebbe una sconfitta epocale”.

“Si colga l’occasione dell’imminente definizione del Patto per la Salute tra Governo e Regioni per affrontare anche il tema drammatico della carenza di personale, a partire dei percorsi di stabilizzazione dei lavoratori precari della sanità, tra loro circa 10mila medici, per garantire le prestazioni sanitari essenziali ai cittadini. Come abbiamo già detto in passato – conclude il sindacalista – di austerità si può morire”.
 

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