Con la disposizione di servizio n. 37/2014 il Direttore Provinciale di Perugia ha soppresso il team
delocalizzato dell’Ufficio Controlli di Foligno, adducendo motivazioni bizzarre e prive di alcun riscontro oggettivo. Abbiamo più volte affermato che gli uffici dislocati sul territorio sono presidi di legalità e le attività di controllo che svolgono rappresentano un forte deterrente all’evasione fiscale: la loro chiusura costituisce un segnale politico devastante, il segnale della resa dello stato democratico al dilagare della illegalità.
I vertici dell’Agenzia, anche in considerazione delle modifiche normative e organizzative previste dalla legge delega sulla riforma fiscale, dovrebbero avviare una attenta valutazione sul depotenziamento del controllo delocalizzato ed astenersi dall’intraprendere iniziative che potrebbero essere messe in discussione in un futuro prossimo. Probabilmente anche al Direttore Regionale dell’Umbria sfugge il nesso tra politiche fiscali e modello organizzativo.
Un Direttore che giustifica le scelte operate con la necessità di avere tutti i lavoratori nello stesso ufficio, dà il segnale di una non adeguata comprensione dello sviluppo dell’informatica e delle sue enormi potenzialità che prefigurano la possibilità di attuare nuovi modelli organizzativi: operazioni che avvengono in frazioni di secondo sono la dimostrazione di come si sia ridotto lo spazio fisico e di come sia possibile studiare modelli alternativi che non scarichino sui lavoratori i costi di scelte incomprensibili.
Ricordiamo all’Amministrazione che si era impegnata a convocare (entro il 30 settembre del 2013) le OO.SS per esaminare le problematiche relative al personale delocalizzato delle Direzioni Provinciali.
Nel rispetto dell’impegno assunto la scrivente O.S ha inviato la richiesta di una immediata convocazione.
Roma 23 maggio 2014
FP CGIL Nazionale
Comparto Agenzie Fiscali
Luciano Boldorini
NEWS del 26 maggio 2014. Dal prossimo 3 giugno l’attività di controllo della sede del l’agenzia delle entrate di Foligno sarà trasferita a Perugia. “È’ una scelta che non condividiamo sia per il metodo utilizzato che per le finalità che si intendono perseguire. Mentre si annuncia da parte del governo nazionale un rafforzamento della lotta all’evasione ci appare infatti inadeguata la scelta di spostare tutta l’attività di controllo del territorio da Foligno a Perugia”, scrivono Mario Bravi e Wanda Scarpelli, rispettivamente segretario generale della Cgil e della Fp Cgil Umbria. “Una scelta che ci lascia perplessi – continuano i sindacalisti – e che penalizza i 14 funzionari del team delocalizzato dell’Ufficio Controlli della Direzione provinciale di Perugia dell’Agenzia delle Entrate, che saranno a giorni trasferiti dalla sede di Foligno alla sede di Perugia, senza alcuna possibilità di scelta”. “Oltre al danno economico e personale per i 14 funzionari trasferiti – conclude la nota – si aggiunge un danno alla lotta all’evasione con un territorio molto ampio (da Foligno a Spoleto a Norcia) senza alcun presidio e per i cittadini che dovranno spostarsi tutti a Perugia”.