ABOLIZIONE DELL’OBBLIGO D’ISCRIZIONE ALLE CAMERE DI COMMERCIO
ECCO IL NUOVO PROCLAMA, TARGATO RENZI/MADIA…E IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO…CHI L’HA VISTO?
Il Governo Renzi è pronto a “smantellare” il Registro delle Imprese, unica anagrafe a livello europeo telematizzata e Fonte dati di interesse nazionale dalla quale tutte le PA attingono “GRATUITAMENTE” dati per l’esercizio di pubbliche funzioni, mentre i privati, a costi bassissimi, attingono informazioni indispensabili, aggiornate e attendibili per le loro relazioni commerciali (dati anagrafici, statistiche di mercato, solvibilità o procedure concorsuali). Vi sono ben 6 milioni di imprese registrate.
L’iscrizione al Registro delle imprese è previsto e regolato dal Codice Civile (art. 2188 e seguenti), attribuisce “efficacia giuridica”, ciò significa che alcuni tipi di società e atti non “esistono” fino a che non vengono iscritti.
Renzi vuole abolire l’anagrafe/identità delle imprese, ma perché dal momento che è utile, funziona in maniera efficiente, efficace ed economica? Il Registro è la memoria, indispensabile per costruire la storia delle imprese, non può essere lasciata al caso o alla volontarietà.
E le altre funzioni? Regolazione del mercato, Credito e Supporto all’innovazione e alla digitalizzazione!
Si tratta di Rivoluzione o “Taglio lineare semplice da realizzare” che si traduce in un risparmio di circa 110 euro all’anno per la maggior parte delle imprese a fronte di una perdita certa di servizi al territorio, alle imprese stesse e alle altre Pubbliche Amministrazioni.
Il Governo Renzi inizia a “rivoluzionare” la pubblica amministrazione” punendo” le imprese e la loro interfaccia pubblica più efficiente come confermano le diverse ricerche più recenti.
Riteniamo che le OO.SS., insieme agli 8000 dipendenti pubblici e ai 4000 dipendenti dell’indotto del sistema camerale, che hanno raggiunto negli anni elevati livelli di professionalità, abbiano il diritto e la capacità di formulare proposte sulle riforme e la riorganizzazione del sistema camerale.
Lotta agli sprechi e alla gestione improduttiva delle risorse, al cumulo degli incarichi e alle consulenze, alla privatizzazione di funzioni fondamentali: questi devono essere i punti salienti della riforma se vogliamo lo sviluppo e il miglioramento del paese!!!
FP CGIL Lombardia FPS CISL Lombardia UIL Lombardia FPL
Maví Gardella Mauro Ongaro Salvatore Maisto
Coordinamento FP CGIL FP CISL UIL FPL Camere di Commercio Lombardia