DISTACCO DELLA DSD:
QUALE PROSPETTIVA DI RILANCIO
RESTA PER L’ARSENALE?
Si informano i lavoratori che la RSU di Marinarsen Taranto ha inviato un documento al Ministro della Difesa, al Capo di Stato Maggiore della Difesa, al Comando in Capo e alla Direzione Arsenale riguardante il distacco della DSD dallo stabilimento Arsenale e del quale vi riportiamo un breve stralcio.
“La scrivente R.S.U. Arsenale di Taranto in relazione ai provvedimenti di riorganizzazione in atto ed in particolar modo all’accorpamento e l’assorbimento delle funzioni della Direzione del Supporto Diretto (DSD) dell’Arsenale di Taranto da parte del costituendo Comando Stazione Navale Taranto (MARISTANAV) manifestano fondata preoccupazione relativamente ai seguenti punti:
1. Non adeguato confronto preventivo con la Rappresentanza sindacale per valutare l’impatto negativo circa le attività lavorative dello stabilimento e della stessa DSD;
2. Il rischio evidente di esternalizzazione delle attività;
3. L’assenza della Tabella Organica definitiva dell’Arsenale;
4. L’assenza di un ben definito piano industriale, della missione e degli obiettivi alla luce del riordino in programma;
5. Mancato avvio del processo di civilizzazione, già concordato dalle parti sindacali con il precedente Governo.”
Tanto premesso l’attuale organizzazione, che vede la DSD parte integrante dell’Arsenale di Taranto, ha garantito in tutti questi anni, nonostante le forti carenze di organici dell’Arsenale e della stessa DSD, una proficua sinergia lavorativa che ha ridotto notevolmente il ricorso alle esternalizzazioni, evitando così un aggravio sulla spesa pubblica.
Si sottolinea che, nonostante le sollecitazioni rivolte nel corso degli anni da parte della RSU al Ministero ed agli Stati maggiori, per un confronto continuo sulla elaborazione dell’indispensabile piano industriale, dal quale doveva scaturire la tabella organica, non c’è stato alcun coinvolgimento del sindacato.
Non comprendiamo quali possano essere i vantaggi economici e la funzionalità derivanti dallo sdoppiamento degli enti/comandi, visto e considerato che essi dovranno comunque svolgere gli stessi e identici compiti e cioè la manutenzione navale.
Per queste ragioni si propone al nuovo Ministro della Difesa, un necessario congelamento dei provvedimenti di riorganizzazione attualmente in corso, onde arrivare quanto prima ad un esame congiunto fra le parti, su un argomento così delicato per le sue ricadute anche sul piano occupazionale, sanando così le forti criticità emerse.
TARANTO 28/02/2014
Rappresentanza Sindacale Unitaria
Marinarsen Taranto