Roma, 20 febbraio 2014
Alle Segreterie Territoriali FP CGIL
con preghiera di trasmissione
alle delegate e ai delegati FP CGIL MIPAAF
Care compagne e cari compagni,
Esprimiamo ferma protesta e sconcerto per un attacco denigratorio alla FP CGIL, attuato in relazione alla posizione che abbiamo espresso sulla delicata questione della riforma ICRF.
Riteniamo che la pur legittima diversità di opinioni rispetto alle tematiche che si affrontano quotidianamente non può essere spunto per attacchi personali o per tentare di ridicolizzare altri esponenti sindacali, come è avvenuto con il comunicato, nel quale si è addirittura impropriamente scomodato un grande poeta romanesco solo al fine di insultare il nostro Coordinatore.
La moda degli insulti gratuiti, tanto in voga del nostro paese, dovrebbe essere rigettata da chi ha a cuore i problemi dei lavoratori, a maggior ragione quando si tratta di rapporti tra Organizzazioni Sindacali confederali.
Ci auguriamo pertanto che la dialettica sindacale venga riportata sotto l’alveo del confronto civile. Da parte nostra non torneremo più sull’argomento e non tollereremo ulteriori atteggiamenti denigratori o, peggio, diffamatori nei confronti del nostro Coordinatore, al quale ribadiamo ancora una volta, tutto il nostro sostegno e la totale condivisione.
Relativamente al merito della questione ribadiamo che noi intendiamo confrontarci con i contenuti del disegno di legge “Atto Camera 1650”, in quanto è l’unico percorso normativo riferito alla riforma dell’ICRF attualmente all’esame del Parlamento Italiano, presentato dai deputati citati nel nostro comunicato, i cui contenuti sono accessibili facilmente tramite il web e rispetto ai quali abbiamo svolto le nostre considerazioni oggetto dell’intervento denigratorio.
Abbiamo al riguardo sottolineato come ogni progetto di riforma che riguarda una attività delicata di tutela della salute dei cittadini non possa avvenire senza la previsione di investimenti aggiuntivi che mettano al primo posto la salvaguardia ed il rafforzamento dei livelli occupazionali e che garantiscano ai lavoratori il giusto riconoscimento ad una retribuzione adeguata ai livelli di responsabilità connessi ed ampiamente specificati nel ddl in questione e ad una generale tutela della condizioni di lavoro, a partire da quelle più concretamente riferite allo svolgimento dell’attività lavorativa. In tale contesto abbiamo semplicemente espresso il nostro dissenso verso iniziative la cui insufficiente genericità è pari al carattere palesemente strumentale della modalità di presentazione della stessa iniziativa ai lavoratori, rispetto alla quale ribadiamo non esserci stata alcuna valutazione o confronto preventivo con la nostra organizzazione sindacale.
Altre, a nostro avviso, sono le condizioni di partenza ineliminabili se si vuole veramente affrontare un percorso riformatore dell’Ispettorato e, rispetto a queste, noi verificheremo presto quali saranno le intenzioni del nuovo Governo e del nuovo Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, essendo noto a tutti che solo l’esplicitazione della volontà politica di chi è chiamato al Governo del Paese può supportare un processo di riforma che intende veramente affrontare, e non a costo zero, i gravi nodi del declino dei servizi pubblici in un settore così importante per la vita dei cittadini.
FP CGIL Nazionale
Claudio Meloni