Carcere – decreto Cancellieri: direzione giusta, ma serve più coraggio

30 Gennaio 2014

Carcere – decreto Cancellieri: direzione giusta, ma serve più coraggio

Comunicato stampa Fp Cgil Nazionale

“La strada intrapresa dalla Ministra Cancellieri sul carcere va nella giusta direzione. Confidiamo che ai primi provvedimenti assunti dal Governo con il decreto legge dello scorso 17 dicembre, ne seguano altri capaci di risolvere definitivamente l’emergenza e realizzare quella riforma di sistema indispensabile per rendere il carcere un luogo umano, un posto dove sia realmente possibile attuare i principi sanciti dall’art. 27 della Carta costituzionale”. Questo il contenuto di una nota di Fabrizio Fratini e Salvatore Chiaramonte, rispettivamente responsabili del settore sicurezza e giustizia nella segreteria delle Fp-Cgil Nazionale.

“D’altra parte – continuano i sindacalisti – per quanto verosimile e apprezzabile, la politica dei piccoli passi può avere un senso solo se alle iniziative di riduzione della popolazione carceraria vengono affiancati interventi strutturali. Serve una visione di insieme, a partire dalla valorizzazione del lavoro degli operatori delle multiprofessionalità penitenziarie. Servono interventi normativi che, dalla giustizia al settore penitenziario, riordini l’intero sistema, incluso quello minorile. Vanno create le condizioni per una maggiore efficienza, rimosse innanzitutto le cause di un tracollo che impedisce un vero recupero dei detenuti, a cominciare dalle dotazioni economiche e di organico”.

“L’intero sistema è a rischio tenuta – aggiungono Fratini e Chiaramonte – non solo quello penitenziario, che pure sconta una grave carenza di 7000 poliziotte e poliziotti. L’aumento esponenziale dei carichi individuali di lavoro, connessi alle difficoltà del sistema giudiziario e al sovraffollamento delle strutture penitenziarie, si accompagna a una generale difficoltà dovuta ai tagli indiscriminati e alla carenza di personale”.

“In questi anni, tanto nel settore giudiziario quanto in quello penitenziario, abbiamo avanzato proposte, non da ultimo con la campagna “Tre leggi per la giustizia e i diritti in carcere” promossa con altre associazioni, tra cui Antigone. La Ministra Cancellieri può contare su un sostegno ampio. Sempre ammesso – concludono i due segretari nazionali –  che ci sia la volontà di invertire la rotta con atti concreti, soprattutto sul fronte del personale, ormai stremato e senza il quale nessuna riforma è davvero possibile”.
 
Roma, 20 dicembre 2013

 
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