“Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per un pezzo di pane
che muore per un si o per un no…”
(Primo Levi -da “Se questo è un uomo”)
Lo Stato italiano ha identificato nel 27 gennaio la giornata dedicata alla Memoria , la memoria di quanti, ebrei, ma non solo, furono deportati dai nazisti nell’inferno dei campi di concentramento.
Siamo convinti che il ricordo di eventi come la Shoah e la Resistenza vada preservato e trasmesso alle generazioni successive, come valore in grado di salvaguardare la cultura e le tradizioni civili dei popoli, quale parte essenziale di ogni singola coscienza umana.
Riteniamo che la lettura dei fatti fondamentali della nostra Storia, della Storia dell’Umanità, non è soggetta a reinterpretazione che ne modifichi o stravolga il significato.
In tal senso la Memoria è sia un diritto sia un dovere.
E’ uno dei fondamenti non scritti per mantenere una società civile e democratica, perché ciò che è successo una volta non succeda mai più.
Roma 27 gennaio 2011
FP CGIL MEF