INPS: Comunicato unitario sul caso del centesimo richiesto al pensionato.

23 Ottobre 2013

 
 
Comunicato unitario sul caso del centesimo richiesto al pensionato

 

L’incredibile atteggiamento assunto dall’Amministrazione rispetto alla vicenda di Rimini è l’ultimo di una serie di episodi che contribuiscono ad aumentare il distacco sempre più evidente tra centro e periferia.
Un Amministrazione che anziché far tesoro di eventuali episodi come quello di Rimini, per  capire dove migliorare e agevolare il lavoro delle sedi, risolve il tutto gettando in pasto alla stampa, non certo filo pubblico impiego, le vittime sacrificai di turno.
Abbiamo chiesto un incontro urgente con l’Amministrazione perché per quanto ci riguarda la vicenda non finisce certo qui.


 
 

IL "MOSTRO" IN PRIMA PAGINA

Che nelle Sedi dell’Istituto, sull’intero territorio nazionale, si lavori e si lavori anche molto non è certo un mistero. Lo sanno bene le lavoratrici ed i lavoratori dell’INPS che, con quotidiano impegno, fanno fronte ai sempre più pressanti bisogni di tutela che provengono da cittadini e imprese. Facendo peraltro i conti con un organico sempre più ridotto all’osso e che è diminuito, in un decennio, di oltre 10.000 unità, a fronte di sempre nuove competenze assegnate all’Istituto.

Forti dei significativi risultati sinora raggiunti proprio grazie a questo impegno, i lavoratori dell’INPS non temono i meccanismi di misurazione e valutazione del loro operato da sempre in uso nell’Istituto.

 

Ciò che è inaccettabile è che, al minimo dubbio, si sia deciso di diffondere a mezzo stampa la notizia secondo cui un Direttore “è stato rimosso e destinato ad altro incarico” e che la “responsabilità dell’operatore verrà sanzionata”, senza che sia stato preventivamente assicurato ai soggetti coinvolti nella vicenda il necessario contraddittorio.

 

Eguale solerzia andrebbe indirizzata, come da tempo le scriventi stanno chiedendo, a creare migliori e più serene condizioni di lavoro, anche attraverso un miglioramento delle procedure in uso.

E’ infatti inaccettabile che tali procedure non prevedano, ad esempio, meccanismi di salvaguardia per quanti quotidianamente chiamati ad operare tra mille difficoltà.

 

E’ anche così, e non certo contribuendo alla “gogna mediatica” cui da tempo i lavoratori pubblici sono esposti, che si difendono l’INPS e lo Stato sociale.

 

Le scriventi si associano e fanno proprie le numerose attestazioni di solidarietà nei confronti dei colleghi di Rimini che stanno pervenendo, in queste ore, da tutte le Sedi dell’Istituto e nel contempo chiedono un incontro urgente con l’Amministrazione su tale questione.

 

NO ALLA “GOGNA MEDIATICA” NEI CONFRONTI DEI LAVORATORI DELL’INPS

SI AD UN PIANO PER IL MIGLIORAMENTO DELLE PROCEDURE

SI AD UNA MIGLIORE ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

SI AD UN PIANO PER LA VALORIZZAZIONE DELLA PROFESSIONALITA’

Roma, 23 ottobre 2013

F.P.CGIL/INPS (Ciarrocchi)
CISLFP/INPS (Nardella)
UILPA/INPS (Cervo)
FIALP-CISAL/INPS (Giambelli)
 
 
 
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