L’ennesima riduzione del finanziamento alla sanità, che il Governo sta discutendo per la legge di stabilità, se confermata sarebbe scandalosa. Invece di colpire la cattiva spesa, estirpando gli sprechi e il malaffare in sanità, si tagliano i finanziamenti a servizi fondamentali per il diritto alla salute e alle cure dei cittadini. E’ incredibile: il Governo si era impegnato con le Regioni ad aumentare il finanziamento, per coprire i 2 miliardi ed evitare nuovi ticket dal 2014, e invece potrebbero arrivare ancora tagli. Che si aggiungono a quelli pesantissimi, più di 30 miliardi, degli ultimi 5 anni. Questa è una mazzata ai livelli essenziali di assistenza. Ma è anche un freno alla ripresa economica, che una buona spesa sanitaria può alimentare. Bisogna fermare questa spirale di tagli e di ticket, per evitare che la tutela della salute diventi una merce, invece che un “diritto fondamentale” come afferma la Costituzione.
Vera Lamonica
Segretaria nazionale CGIL