Sicurezza/Polizia Penitenziaria – FP CGIL NEWS del 26 settembre 2013.-

26 Settembre 2013

FP CGIL NEWS del 26 settembre 2013.-

Consiglio dei Ministri: Autorizzato il Turn – Over per i 333 VIce IspettoRI.
 
Un’attesa, decennale, conclusa e per un turn-over finalmente autorizzato almeno per quest’anno per i 333 Vice Ispettori vincitori del concorso pubblico per 271 posti e per oltre 200 aspiranti allievi agenti del concorso per 170 + 44 posti. In attesa che il DPCM venga registrato definitivamente, sono stati già richiesti alle Direzioni i fogli matricolari dei vincitori già in servizio e si ritiene che le convocazioni per il corso siano trasmesse già dalla prossima settimana per una data che, ferma restando quella del 5 novembre, potrebbe anche slittare di qualche ulteriore giorno. 
 
Una malattia ha stroncato la vita di una assistente della polizia penitenziaria.
 
Una malattia incurabile si è portata via una giovane assistente della Polizia penitenziaria, Mirna Bassi, piacentina di 37 anni. La giovane donna prestava servizio nella casa circondariale di via delle Novate. Oltre che i colleghi, Bassi lascia nel dolore il marito, i genitori, la sorella e un nipote a cui era molto legata.
Si era arruolata  nel Corpo della Polizia Penitenziaria  il 28 settembre e aveva frequentato il 142° corso alla Scuola di Formazione ed aggiornamento della Penitenziaria, a Verbania. Divenuta agente, dopo il corso era stata destinata alla  Casa Reclusione di Milano Opera nel maggio del ’99, dove rimase fino al 2005. Durante il servizio a Milano Mirna Bassi aveva ricevuto un encomio dal provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria.
Il successivo spostamento l’aveva portata a Piacenza, dove era potuta rimanere vicino alla famiglia.  Dopo quattro anni la scoperta della malattia, contro la quale Bassi ha lottato con forza. I funerali  si svolgeranno domani mattina alle 11, nella chiesa di Sant’Antonio. Oltre ai colleghi e a chi la conosceva sarà presente un reparto in uniforme della Polizia penitenziaria che renderà gli onori alla salma.
Fonte: ilpiacenza.it
 
Carcere di Favignana, polizia penitenziaria in agitazione: no alla riduzione della pianta organica.
 
E’ stato proclamato lo stato di agitazione dei poliziotti penitenziari in servizio al carcere di Favignana dopo che l’amministrazione centrale ha deciso di ridurre di 24 unità il personale impiegato nella struttura dell’Isola ritenendolo in esubero. Pare che le 24 unità di personale non siano affatto in esubero, ma essenziali al corretto funzionamento della struttura di detenzione secondo gli standard di sicurezza. E’ stato chiesto un incontro urgente con il Provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria per analizzare meglio la pianta organica e capire che soluzioni adottare. Nel carcere eguseo, sono attualmente impiegati 113 poliziotti penitenziari, di cui 18 fanno parte della base navale per cui non possono essere utilizzati in attività all’interno del carcere.
 
Condannato detenuto per minacce di morte ad un agente
 
Un detenuto italiano, recluso presso l’istituto di Marino del Tronto per omicidio, ha aggredito e minacciato di morte, qualche mese fa, un Agente di Polizia Penitenziaria.  La condanna del giudice a sentenziato un ulteriore anno di carcere, anche se tale condanna è irrisoria rispetto a quella precedentemente ricevuta dell’ergastolo per i tre efferati delitti che lo hanno portato dietro le sbarre. 
 
Apertura dei nuovi padiglioni di Carinola ed Ariano Irpino, in ultimazione il carcere di Uta.
 
Continua l’attività del Piano Carceri diretto dal Prefetto Angelo Sinesio che è stato nominato Commissario straordinario del Governo per le infrastrutture carcerarie, ai sensi dell’ art. 11 della Legge 23 agosto 1988 n.400 a decorrere dal 1° gennaio 2013, al fine di assicurare il completamento degli interventi necessari per la realizzazione di nuove infrastrutture carcerarie e per l’ aumento della capienza di quelle esistenti , previste dal programma di interventi previsto dall’ art. 1 dell’ O.P.C.M. n.3861/2010 del 19 marzo 2010, già avviato dal Commissario delegato per l’emergenza conseguente al sovraffollamento degli istituti penitenziari presenti sul territorio. Il Piano prevede diversi tipi di interventi la realizzazione di padiglioni detentivi in ampliamento delle strutture esistenti; la realizzazione di nuovi istituti penitenziari. il completamento di padiglioni già avviati dal DAP e la ristrutturazione di istituti esistenti. il completamento di nuovi istituti avviati dal Ministero delle Infrastrutture. Sono stati ultimati i nuovi padiglioni di Ariano Irpnio e Carinola in Campania ed è in fase di ultimazione il carcere di Uta a Cagliari di seguito le foto delle nuove strutture.
 
Fumo: d’Ambrosio Lettieri, valutare divieto in carceri contro danni salute.

Roma, 23 set. (Adnkronos Salute) – “Gli effetti devastanti del tabagismo attivo e passivo sono ormai un dato acquisito, tanto da aver messo d’accordo politica e scienza. Sulla base di un obiettivo comune, a tutela delle fasce più deboli e della salute pubblica, credo che questa battaglia di civiltà non possa non riguardare il divieto di fumo nelle carceri. Nei penitenziari italiani, purtroppo, il fenomeno non è sotto controllo”. Lo sostiene Luigi d’Ambrosio Lettieri, capogruppo Pdl in Commissione Sanità del Senato, che nei prossimi giorni presenterà una interrogazione urgente al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, “perché si intervenga anche in questa direzione”.”Ritengo, concordando con la richiesta avanzata dal sindacato autonomo di polizia penitenziaria – dice D’Ambrosio Lettieri – che vada posto anche lì un freno al consumo libero di sigarette. Una cattiva prassi che, oltre a costringere quotidianamente operatori e detenuti a subire un comportamento scorretto e a mettere a rischio la propria salute, potrebbe determinare anche un danno economico allo Stato. Apprendiamo, infatti, che a breve si celebrerà a Roma la prima udienza con la richiesta di risarcimento dei danni per fumo passivo per la morte di un poliziotto di 42 anni di Lecce, deceduto per un tumore ai polmoni, nonostante non avesse mai fumato e costretto a subire, per otto ore al giorno, durante il suo lavoro in carcere, il fumo di altri”. La Gran Bretagna, ricorda D’Ambrosio Lettieri, “ha ratificato da poco un provvedimento in tal senso, vietando severamente il fumo di sigarette nelle carceri. Il faro, in una società democratica, non può che essere rappresentato dalle regole che devono accompagnare quella che è soprattutto una rivoluzione culturale. Con questa convinzione, nei prossimi giorni, presenterò l’interrogazione urgente al ministro Lorenzin”, conclude D’Ambrosio Lettieri.  

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