Roma, 20 set. (Adnkronos Salute) – “Sull’obbligo di seguire le linee guida diagnostiche terapeutiche il nuovo codice lascia qualche perplessità. Non c’è infatti una chiara indicazione sulle fonti riconosciute. Senza contare la possibile emanazione di linee guida anche da parte delle stesse direzioni aziendali che potrebbero essere più centrate su aspetti economico-gestionali”. E’ quanto afferma all’Adnkronos Salute il segretario nazionale della Fp Cgil medici Massimo Cozza, che commenta così le novità contenuta nella bozza del nuovo codice deontologico dei camici bianchi, messo a punto dal comitato nazionale della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo).
All’interno del nuovo codice Cozza coglie però anche alcuni aspetti positivi: “Il fatto che il medico agisca in modo laico in relazione alle aggiornate evidenze scientifiche, ad esempio, rappresenta un passo in avanti. Bene anche il passaggio in cui si dice che il medico deve tener conto delle dichiarazioni anticipate di trattamento in caso di testamento biologico”.