Nella giornata del 3 luglio u.s. si è svolto il secondo incontro tecnico con l’Amministrazione sul Nuovo Modello Organizzativo.
Nell’illustrarci il nuovo documento, con poche modifiche formali, l’Amministrazione – avendo la necessità, entro il 22 luglio 2013 di procedere all’approvazione del nuovo Regolamento di Organizzazione – ha proposto di limitare la discussione sul nuovo assetto della Direzione Generale, Direzioni Regionali in termini di posizioni dirigenziali ed al declassamento delle Sedi di tipo A a Sedi di tipo B, rinviando successivamente la discussione sulle varie riclassificazioni e/o soppressioni delle Sedi Locali.
A tale proposito ci è stato comunicato che sulla proposta del Nuovo Modello Organizzativo sono stati coinvolti i Direttori Regionali – ci stupisce il fatto che avvenga solo oggi – che avranno la possibilità di proporre modifiche ed integrazioni.
Per quanto riguarda i criteri posti alla base delle sopra menzionate riclassificazioni e/o soppressioni – chiesti nel precedente incontro – l’Amministrazione ha illustrato gli indicatori considerati (numero di PAT, di infortuni, Rendite) – di cui ci fornirà quanto prima la documentazione – tenendo, comunque, presente l’impatto che le stesse determineranno sulle “Sedi riceventi”.
La FP CGIL INAIL ha ribadito che per i criteri da prendere in considerazione non basta tener presente gli aspetti meramente numerici, in quanto, sostiene la necessità di misurare tutte quelle lavorazioni sempre più pressanti, quali ad esempio il DURC, l’amianto, le Malattie Professionali, ecc., che gravano sempre di più sulle incombenze delle Strutture territoriali, inoltre, a nostro avviso, è necessario valutare attentamente gli aspetti legati alla effettiva fruibilità della struttura territoriale di riferimento (trasporti, viabilità, ecc..) nonché l’impatto sociale che un simile arretramento può determinare.
Si è sottolineata, altresì, la necessità di conoscere in che modo sarà effettuata l’integrazione, sia delle competenze che del personale del settore navigazione (ex IPSEMA); in che modo l’Amministrazione, intende procedere alla formazione di tale personale e quali interventi formativi saranno predisposti per i colleghi dell’INAIL che, in particolar modo sul territorio, dovranno occuparsi di una nuova utenza: i marittimi.
Restiamo in attesa che l’Amministrazione ci fornisca la nuova documentazione e ci comunichi se proseguire la discussione in sede tecnica ovvero in sede politica e, pertanto vi terremo informati sugli ulteriori sviluppi.
Roma, 4 luglio 2013
IL COORDINATORE NAZIONALE
FP CGIL INAIL
Roberto Morelli