Min. Difesa: audizioni capo SMA e capo SMM

02 Luglio 2013

 
 
Audizioni capo sma e capo smm
 
 

2 luglio 2013
    

Care/i compagne/i,
continuano in Parlamento le audizioni alle Camere dei vertici militari del nostro Ministero, vi alleghiamo le linee direttive del Capo di S.M.A. per la riorganizzazione della sua Forza Armata, constatando che la relazione ha soprattutto un impronta tecnica.
Nella relazione alle Commissioni riunite, non abbiamo letto alcun accenno al personale civile, se non per dichiarare l’applicazione della spending review e quindi della riduzione di n.340 unità nel totale delle dotazioni organiche civili di Forza Armata.
Il personale civile operante presso le strutture di Forza armata ha da sempre contribuito all’efficienza e all’operatività dell’Aeronautica, sia sotto l’aspetto tecnico-amministrativo che operativo.
Ci dispiace constatare che nulla è stato detto di quanti operano per esempio nei Geni Campali, nella struttura di Forlì, negli Stormi e di come il lavoro dei civili venga svolto in sinergia con il personale militare dell’Aeronautica.
Comprendiamo il momento politico economico che stiamo vivendo, ma avremmo voluto che, quanto meno, un accenno, fosse fatto relativamente alla carenza di profili professionali tecnici nell’area operativa di Forza Armata e che è necessaria una valorizzazione delle funzioni svolte dal  personale civile e uno sblocco del turn over.

FPCGIL DIFESA
Noemi Manca

 
 

  

Care/i compagne/i,
come preannunciato, vi alleghiamo in copia, le linee dell’intervento che il Capo di SMM, ha avuto nell’audizione del 19 giugno 2013 alle Commissioni Congiunte di Camera e Senato della Difesa, e pubblicate sul sito della Marina.
Il Capo di Stato Maggiore ha sostanzialmente confermato quel grido di allarme che da anni la nostra Organizzazione sottopone al tavolo politico e di cui ne condividiamo alcuni punti.
 
La FPCGIL Difesa evidenzia alcune priorità che dovrebbero essere inserite nei punti delineati dal Capo di Stato Maggiore della Marina:
 
–  La necessità del rilancio produttivo degli Arsenali Militari, mediante un’autonomia gestionale mai attuata e prevista dalla vecchia riforma della Difesa;
–  Lo sblocco del turn over, mediante l’attuazione della deroga già prevista, per assunzioni mirate e bloccata dalla spending review
–  Il riconoscimento delle professionalità specifiche operanti presso gli Arsenali e contestuale trasmissione del know how
–  Ripristino di scuole di formazione specifiche, con la possibilità dopo periodi di corsi, di effettuare procedure di assunzione a tempo indeterminato, secondo la normativa vigente e con possibili deroghe per la specificità di questo settore industriale della Difesa
–  accelerazione dell’attuazione del Piano Brin per l’adeguamento delle infrastrutture
–  Utilizzo dello strumento delle permute con maggiore controllo dell’intera procedura.
 
FPCGIL DIFESA
Noemi Manca

 
 

 
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