Giustizia: dalla Ministra Cancellieri né risposte né confronto – riorganizzazione impossibile senza la partecipazione dei lavoratori

02 Luglio 2013

 
 
Giustizia: dalla Ministra Cancellieri né risposte né confronto – riorganizzazione impossibile senza la partecipazione dei lavoratori
 
 

Roma, 2 luglio 2013
 

“Siamo francamente colpiti dall’indifferenza della Ministra della Giustizia Anna Maria Cancellieri, a cui abbiamo congiuntamente avanzato una richiesta ufficiale di incontro, senza ricevere né una risposta né tanto meno una convocazione. Una mancanza di attenzione che mal si concilia con la volontà di riformare l’organizzazione giudiziaria, vista l’importanza dei capitoli lasciati aperti dal precedente esecutivo e introdotti dal Governo Letta”. Questo il contenuto di una nota con cui Rossana Dettori, Giovanni Faverin e Benedetto Attili – segretari generali di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa – rinnovano la richiesta di incontro.
“Dalla riforma della geografia giudiziaria, passando per i contenuti del cosiddetto decreto ‘del fare’, come ad esempio il controverso ‘ufficio per il Giudice’ – aggiungono i tre sindacalisti – sarebbe necessario un confronto. Ma evidentemente la Ministra pensa di poter procedere facendo a meno della partecipazione degli stessi lavoratori a cui si chiederà di efficientare la giustizia. Un atteggiamento poco lungimirante. Non si può pensare di rimettere in moto il sistema giudiziario con interventi spot. Occorre una vertenza complessiva che riorganizzi l’intero sistema, dalle sedi di Tribunale fino al personale. In questi anni, tra blocco del turn over e tagli lineari, uffici e cancellerie si sono svuotati. E poi come si fa a stupirsi della durata biblica dei processi? Ecco perché vogliamo incontrare la Ministra: per portare una proposta concreta di riordino”.
“Non vorremmo dover mettere in atto eclatanti azioni di protesta, come quelle tenute ieri a Napoli, – concludono Dettori, Faverin e Attili – per avere l’attenzione della Ministra su questioni per cui avrebbe dovuto aprire un dialogo con noi per semplice dovere d’ufficio”.
 
FP CGIL    CISLFP     UILPA
 
 

 
 
 
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