Roma, 27 maggio 2013
Al Direttore Generale della Direzione Generale
per l’attività ispettiva del Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali
Dr. Paolo Pennesi
Al Direttore Generale della Direzione Generale
per le politiche dei servizi per il lavoro del
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Dott.ssa Grazia Strano
e p.c. Al Direttore Generale della Direzione Generale
PIBLO del Ministero del Lavoro e delle
Politiche Sociali
Dott.ssa Concetta Ferrari
OGGETTO: Sistema Gestionale Ispettori Lavoro (SGIL) – Risposta al Direttore Generale per l’attività ispettiva e al Direttore Generale per le politiche dei servizi per il lavoro.
Ringraziamo il Direttore Generale per l’attività ispettiva e il Direttore Generale per le politiche dei servizi per il lavoro che con la nota del 6 maggio 2013 (Privacy/Sicurezza SGIL – vedi allegato) hanno formulato la prima risposta ad uno dei tanti quesiti che da anni questa Organizzazione Sindacale pone: il Sistema Gestionale Ispettori Lavoro (SGIL) opera nel rispetto della normativa sulla sicurezza dei dati gestiti da sistemi informatici?
E’ importante chiarire che questa organizzazione non intende in alcun modo ostacolare l’utilizzo di supporti informatici per la gestione dei dati, anzi tutt’altro, come dimostrano le decine di lettere e comunicati con cui in tutti questi anni abbiamo invitato l’amministrazione ad usufruire di software sviluppato internamente e disponibile a titolo gratuito.
Purtroppo la nota non risponde precisamente al quesito, ma sembra più un elenco degli adempimenti previsti per legge.
Citare poi l’ultimo DPS (redatto a marzo 2011) non aiuta granché, poiché questa fucina elaborativa del Sistema Gestionale Ispettori Lavoro in questi ultimi due anni (dal 2011 ad oggi) dovrebbe essere cambiato molto rispetto a quello descritto nel DPS citato.
Per cui la nostra domanda rimane attuale: lo SGIL opera nel rispetto della normativa sulla sicurezza dei dati gestiti da sistemi informatici?
Tra l’altro la risposta dei Direttori Generali non scioglie i forti dubbi, che continuano a permanere, relativi alla salvaguardia dell’autonomia degli ispettori rispetto alle indicazioni riguardanti i procedimenti di applicazione delle sanzioni penali, le comunicazione di notizia di reato e l’utilizzo della modulistica appositamente predisposta.
Inoltre la FP CGIL chiede ancora una volta la massima trasparenza sui costi sostenuti e sui tempi di consegna di questo applicativo.
Abbiamo cercato queste informazioni anche nel sito del Ministero nelle pagine relative alla trasparenza e non le abbiamo trovate. Ci fate sapere dove possiamo cercarle?
In più, sempre con la massima trasparenza, chiediamo: se il sistema era così “perfetto” da elaborare anche i dati statistici, quali sono i motivi che hanno condotto allo sviluppo del modulo ASIL che legge i dati dello stesso SGIL?
Un’ultima domanda: esiste un gruppo di lavoro nazionale composto da una cerchia molto ristretta di personale che è stato istituito con atto formale? Se sì perché non è stata data alcuna informativa alle Organizzazioni Sindacali così come previsto dal CCNL e dalle norme vigenti?
Si resta in attesa di un sollecito riscontro, sperando che non abbia gli stessi tempi della nota del 6 maggio u.s..
Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Giuseppe Palumbo